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sabato 16 febbraio 2013

OMAGGIO AI "ARMARONI": GIANNI, ROBERTO, RENATINO E SAMUELE BUSETTO...E NON SOLO...


ROBERTO - SAMUELE - GIANNI - RENATO BUSETTO: "I ARMARONI"


 REGATA STORICA 1990
DA MUSEO VIRTUALE REGATA STORICA VENEZIA







di Massimo Veronese




Raramente "Remiera Casteo" parla di sè stessa in questo blog. Eppure motivazioni storiche, sportive, educative, culturali, ludiche e funzioni di salvaguardia delle tradizioni da consegnare in eredità alla storia che verrà, ce ne darebbero facoltà. Tanti campioni hanno dato lustro al nostro archivio dei soci. Dai soci fondatori come Gianfranco "crea" Vianello (già presidente) e Palmiro Fongher a Giuseppe e Tino Fongher, da Giuseppe "stela" Scarpa a Mario "zatara" Vianello. E tanti altri campioni odierni e passati hanno letteralmente imparato a tenere il remo in mano sotto la guida paziente del responsabile tecnico della nostra società, Gianantonio "postin" Catanzaro: Alessandro "pastazuta" De Poli, Claudio "sinqueire" Roveratto, Luca "muzato" Quintavalle, Marino Massaro, Davide Prevedello, Diego Seno! E Martina Vianello, Francesca Brotto, Maika Busato, Rossana Nardo, Calzavara, Parutto tra le donne! Visto che la stagione fredda ci permette di avere spazio di solito occupato da regate ed eventi sportivi, approfitto per rendere omaggio ad una "famiglia" che fin dal 1977, anno di nascita di Remiera Casteo ci ha dato soddisfazioni ed onore: i Busetto! Roberto, considerato da tecnici ed avversari stessi come uno degli stilisti migliori che abbiano navigato acque da regata. Tra i giovanissimi tre stagioni trionfali vogando su entrambi i banchi con tre compagni diversi: Rosan, Mauro Ceciliati e Luca "kinika" Dal Mistro. Nonostante la contemporaneità di super atleti del calibro di "Ciaci", "Bufalo", "Crea" e poi "Giampaolo D'Este ed Igor e Rudy Vignotto, è riuscito a collezionare tre primi ed altre 17 bandiere nella regata delle regate: Murano per campioni su gondole ad un remo! Prima vittoria a 18 anni, incredibile record che detiene assieme all'ineguagliabile "Ciaci". E bandiere in tutte le classiche comunali tra le quali spiccano quelle della Regata Storica con l'entusiasmante vittoria nel 1990 a 22 anni! 

 
 
Vittoria ottenuta col maggiore dei tre fratelli: Gianni. Il più mogio e taciturno dei tre, forse anche quello mosso da passione smisurata, vera, altruistica. Sempre presente quando si parla di organizzare equipaggi con i giovani e giovanissimi fino al partecipare ad una doppia valesana con l'allora tredicenne Riccardo "el toro" Merlo. Tutto quello che ha vinto lo ha fatto in coppia con Roberto ma la sua carriera è stata bloccata, poco più che trentenne, durante l'apice del vigore fisico di un regatante, da un presunto difetto al cuore...subito dopo un primo in Canalazzo... Alcuni medici non gli davano l'idoneità a praticare sport a livello agonistico per un handicap che non sentiva suo. Supportato da uno specialista che non vedeva i problemi che vedevano i medici che gli hanno sbarrato la strada, Gianni ha passato quattro anni di Calvario per poi alla fine dimostrare, con decine e decine di test, che l'idoneità gli spettava...intantole Ferrovie dello Stato hanno fatto affari d'oro con i treni che ha fatto passare davanti ai suoi occhi... "Renatino" è il più giovane dei "Busetti". Un talento rubato dalla voga veneta al cannottaggio vero e proprio! Personalmente lo ricordo bambino quando passava le sue giornate estive a bordo del suo "caiceto" percorrere Canale di San Pietro dalla caserma dei
Pompieri di Sant'Elena alla basilica di San Pietro! Su e giù tutto il giorno: era il segnale che lui amava di più la voga all'inglese che tante soddisfazioni gli ha dato durante il servizio militare trascorso al centro sportivo di Sabaudia con la conquista di diversi titoli nazionali con avversari del calibro di Rossano Galtarossa. Al ritorno tra i civili, dopo aver rifiutato un posto in nazionale, smette di vogare all'indietro e si dedica alla nostra specialità. Vinse la "Storica" dei giovanissimi come "provino" di Igor Vignotto e poi quarto con Livio Ceciliati. Sempre, o quasi, presente nei ruoli delle regate comunali, la sua carriera è culminata con una verde in Canalazzo! Per ultimo tiriamo in ballo Samuele, figlio di Gianni. Tre strepitose stagioni da giovanissimo dove ha vinto tutto sia ad un remo che a due. Sempre bandierato tra i giovani di San Giovanni e Paolo su gondole ad un remo. Da "grande" ha dimostrato il suo valore con due bandiere verdi, conquistate con gli altri tre parenti, alla Regata de la Sensa su gondole a quattro remi. Particolarmente significativa quella del 2011 dove al posto di comando a poppa c'era proprio lui. Samuele sta ora attraversando una crisi di intenti e di propositi per ciò che riguarda la sua attività sportiva. Stà attraversando quei momenti della vita durante i quali un cucciolo d'uomo stà diventando uomo. Lavoro, "morose", amici, divertimento sembrano averlo indirizzato verso altri impegni ma la speranza è quella che ritorni alla base in maniera seria e sportivamente "cattiva". Lui è un talento naturale dotato di grande fisico  da "armaron" come i suoi parenti. Assieme a Said Rusciano, Joska Collavini, Davide Peditto, Alessandro Vianello, Riccardo Merlo, Giacomo Proto, Simone Vecchiato, Luca Seggi, Filippo Novello ed una schiera di "schie" e "maciarele" dev'essere la bandiera della nostra continuità, per il momento a livello agonistico!  
A differenza, e concludo con una grande tirata d'orecchie piuttosto che uno spruzzo di polemica, di coloro che, adulti, hanno preferito abbandonare i propri consoci e l'onore di indossare le nostre divise, al momento in cui sarebbero state necessarie unità d'intenti, sostegno morale, mano d'opera, presenza e quote sociali, da parte di tutti. Dopo la tremenda tromba d'aria del 12 giugno, diversi soci hanno preferito migrare verso altre remiere, verso uno spogliatoio comodo ed una doccia calda, verso luoghi dove tutto è già pronto, le barche pulite ed aggiustate. Tutto ciò rinnegando il senso d'appartenenza, l'orgoglio del "campanile", abbandonando la nave e rendendosi del tutto uguali ai vari "Capitan Schettino" della situazione. Grazie alla grande e commovente solidarietà di tutte le remiere veneziane e di terraferma, che da subito ed ufficialmente  hanno offerto la possibilità di usufruire delle loro strutture,  avrebbero potuto avere tutte le comodità che hanno cercato "a gratis" pur rimanendo nostri soci! Anche senza fuggire nel momento critico. Loro hanno preferito togliere la loro invendibile presenza in un momento di difficoltà ed orgoglio di rinascere dopo esser stati rasi al suolo. E quando li incontri per strada hanno il coraggio di affermare che quando tutto sara' a posto torneranno. Che ce ne facciamo di elementi del genere? Spero che queste persone leggano queste righe ed anche se sono amici provino vergogna per quello che hanno fatto e dimostrato di essere! Giusto fuggire dalla situazione sottostante?




1 commento:

busettorenato@hotmail.it ha detto...

Ciao so Renatino vorrei farti i complimenti per tutto ciò che hai scritto il quale spiega tutta la verità su quello che e accaduto in tutti questi anni fino e dopo al fattaccio del tornado ........pura verità che lascia un p'ò di rammarico nei confronti di chi hai già specificato cioè i vari Schettino che gha fato ia bea e in questo frangente bisogna ringraziare dal presidente ai consiglieri e tutti i soci di non aver mollato alla deriva il nostro futuro grazie di cuore e stringiamoci accorte siam' pronti alla morte come canta il nostro inno nazionale ,viva ia nostra remiera e il continuo della nostra storia che non finirà mai!!!!!