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domenica 7 agosto 2011

...ZE GIUSTO?...O NO ZE GIUSTO?



di Massimo Veronese


La stagione remiera 2010, si concluse con una bordata di polemiche seguite alla Regata Storica e culminate con la Regata di Burano. La situazione che si era creata fù davvero grottesca con tutti che si lamentavano di tutti e di tutto. Dal comportamento degli atleti in gara alle drastiche decurtazioni dei premi, dai giudici secondo alcuni vetusti ed in controtendenza tra di loro nelle decisioni da prendere alla lentezza delle varie, troppe, commissioni nel risolvere i ricorsi e così via... Roberto Panciera, in carica da pochi mesi all'assessorato al turismo ed alla salvaguardia delle tradizioni, con pochissima esperienza nel ramo, si è trovato al centro del ciclone. Tanto di cappello a lui per aver reagito con umiltà ma con fermezza nel prendere in mano la situazione. Ha ascoltato tutti. Regatanti, giudici, funzionari ed alla fine ha fatto le giuste scelte nel rinnovare un mondo, quello della voga veneta, che mai era arrivato così in basso. Ed il rinnovamento, pur tra qualche polemica e con qualche normale defezione dovuta al bisogno di rodaggio di una cosa nuova, è arrivato. Dicevamo di qualche neo. Uno bello, nero e ben visibile è quello che rappresenta il metodo con il quale devono partire le coppie iscritte alle eliminatorie di una regata: quelle con il miglior punteggio nel ranking degli atleti partono per prime con la barca bianca, le seconde con quella canarin e così via... Nell'ambiente se ne sente parlare da dopo le prime eliminatorie. In modo confuso, io che ne parlo con te che dopo ne parli con lui al bar, che dopo ne parla con l'altro durante un'allenamento etc... Ed è a questo punto della vicenda che ci contatta Rudy Vignotto proponendoci quello che state per leggere. Mettere in piazza le opinioni di tutti a riguardo ed ha individuato nel nostro sito, l'agorà più adatta per raccogliere le opinioni dei campioni e metterle insieme, a disposizione di tutti noi ma specialmente a disposizione di tutti loro. Mi piacerebbe molto che le opinioni che abbiamo raccolto non rimanessero bei fiori del nostro giardino ma semi da coltivare per far crescere una bella pianta. E per far crescere la pianta c'è bisogno di dargli da bere tutti i giorni. Mi permetto di prendere un grande annaffiatoio ed invitare tutti a darsi un appuntamento, a parlare di questo problema, a trovare un punto d'incontro che accontenti tutti o democraticamente scelto a maggioranza. Personalmente offro da subito la mia disponibilità nell'organizzare un'incontro dai toni informali, magari davanti ad una pizza ed un boccale di birra. A questo punto si potrà far intervenire presso le istituzioni l'associazione regatanti che ci rappresenta. Penso che davanti ad una crescita del genere, Benito Vignotto, Marino Almansi, Vittorio Selle, Vally Zanella ed il resto del consiglio direttivo non possano far altro che essere contenti. Considero quello di Rudy un passo avanti nella direzione del confronto tra persone adulte e spero sia anche il primo verso un rapporto di rispetto sportivo e reciproco tra tutti gli avversari. L'avversario per antonomasia di Rudy, Ivo Redolfi Tezzat, è stato informato della cosa e la sua opinione è stata: "Massimo, provaci"! Quello che era nelle mie possibilità è davanti agli occhi di tutti. A questo punto palla vostra o ..."bala tua..ze giusto o no ze giusto"?






RUDY VIGNOTTO - IGOR VIGNOTTO




Vorremmo far notare che in tutti gli sport del mondo, coloro che comandano la classifica del ranking, nelle batterie eliminatorie od in una competizione a cronometro o ad inseguimento partono con i numeri migliori. Siamo convinti che il nostro caso (i più forti partono per primi) sia un'eccezione abbastanza anomala in quanto consente agli atleti sulla carta più deboli di trarre vantaggio usando quelli più forti come prede da rincorrere. Chi parte dietro sicuramente ne trae un vantaggio sensibile! La convenienza è ovvia, NON troviamo assolutamente giusto regalare punti di riferimento preconfezionati. Se non si vuole ribaltare l'attuale meccanismo di partenza facendo partire i più quotati per ultimi e via via tutti gli altri, si torni quantomeno al sorteggio. L'attuale sistema potrebbe andar bene per il primo giorno di pre-selezione dei gondolini anche per evitare fastidiosi sorpassi ma durante il secondo ed il terzo giorno troviamo sia giusto che si parta al contrario. E quindi, punteggi del ranking per la formazione delle batterie della prima giornata dove i migliori partono per primi e via di seguito. Seconda e terza giornata: si parte da chi ha stabilito il tempo peggiore durante la prima e si finisce con chi ha fatto il più basso. Questo sistema alzerebbe senza ombra di dubbio il tasso di spettacolarità per gli appassionati spettatori anche perchè da quanfdo mondo è mondo, "el bocon da prete meo magno per ultimo". In tutti gli sport (vedi : sci di fondo, ciclismo ecc) i primi in classifica generale partono per ultimi!




IVO REDOLFI TEZZAT


Il mio parere riguardo la formazione dell'ordine di partenza per le selezioni eliminatorie è il seguente: farei partire la barca più quotata al centro della batteria (se ad esempio fosse da nove equipaggi partirebbe per quinta), la seconda più quotata dietro, per quarta e la terza davanti, per sesta. Di seguito in ordine di punteggio, metterei le barche più quotate davanti e le altre dietro. Così facendo,gli atleti con la migliore posizione nel ranking aggiornato, verrebbero tutelate da rischi tipo: maltempo improvviso, variazione di marea oppure onde inaspettate. Molto difficilmente qualcuno verrebbe sorpassato con questo sistema. Per quanto concerne la regata preparerei due sacchi uno con dentro le "balote" 3-4-5-6 che si sorteggerebbero i primi quattro migliori tempi, e l'altro con 1-2-7-8-9 che si sorteggierebbero gli altri qualificati. Anche in regata, come durante le eliminatorie ci sarebbe il contatto tra i migliori, le condizioni esterne sarebbero pressochè uguali e lo spettacolo sarebbe assicurato!




GIAMPAOLO D'ESTE


"Chi èva toca"! Sorteggio! Questa per me è la soluzione migliore tra le tante di cui ho sentito parlare in giro. Talune non male ma sortirebbero l'effetto opposto e cioè favorire Tony piuttosto che Bortolo. Per quanto concerne la regata mi viene solo da ricordare che nello slalom speciale i qualificati con i migliori tempi si scelgono il numero di partenza, nel nuoto sono loro riservate le corsie centrali per cui evitano il risucchio delle pareti della piscina, nei 200 metri piani idem, evitando così le corsie più vicine al cordolo della pista e quindi le strozzature della curva per non parlare di Formula Uno, Moto GP etc... Per tornare a noi, concordo con i cugini Vignotto nel dire che partire sempre per primi è comunque parecchio fastidioso!





ANDREA BERTOLDINI
MARTINO VIANELLO




Riteniamo non sia corretto far partire gli equipaggi con l'attuale sistema (col numero uno il leader del ranking ed a seguire gli altri, in ordine di punteggio) dal momento che l'equipaggio più forte viene in qualche modo penalizzato. Non conosciamo sport al mondo dove questo accada. Inoltre ne và di mezzo lo spettacolo perchè una volta arrivate le prime imbarcazioni scema, per ovvi motivi, l'interesse degli spettatori presenti. Proponiamo di far partire il più forte per ultimo ed a scalare gli altri oppure di ritornare al buon, vecchio sistema del sorteggio delle imbarcazioni e quindi del numero con il quale fare la propria prestazione.




ROBERTO, GIANNI, RENATO E SAMUELE BUSETTO


E' dall'inizio della stagione che io e i miei fratelli proponiamo l'integralismo: sorteggio! Perchè? Primo perchè mettendo tutto in mano alla sorte, non si avvantaggia a priori nessuno nè a livello di numero di partenza (e quindi di essere preda o cacciatore) nè come tipologia di barca. Sappiamo tutti che nonostante le varie mute di imbarcazioni siano figlie dello stesso cantiere e dello stesso piano dei quinti, gli scafi non sono tutti perfettamente eguali e taluni sono più performanti di altri. La seconda motivazione richiede malfidenza e memoria storica. Il nuovo sistema permette di conoscere con molto anticipo chi parte quando e con che colore di barca. Un malintenzionato ha tutto il tempo per sabotare o quantomeno manomettere le opere vive. Un tempo lo si è fatto con traversini di legno mimetizzati, ai tempi d'oggi basterebbe una semplice vernice... malfidenza?... memoria storica...? Meglio evitare!




DAVIDE PREVEDELLO


Ciao Massimo, faccio seguito alla tua richiesta in data odierna per precisarti che il mio parere a proposito delle nuove classifiche a punti e all'ordine di partenza é: "se ti camini ti pol partir da dove che ti vol ti andarà sempre ben se invense no ti camini ti stà fora co qualsiasi barca e co qualsiasi color de partenza"! Quindi dopo averti illustrato il mio pensiero ritengo che l'unica cosa che dev'essere organizzata meglio è la distanza tra un equipaggio ed un'altro, vedi i problemi creati dai doppiaggi nelle selezioni per la regata a un remo in gondola "Muran". Questo sistema automatico di partenza e di composizione delle batterie fino ad oggi ha comunque visto qualificarsi sempre i migliori. Certo và tarato magari cercando una soluzione più semplice e più chiara ma comunque ha tolto perdite di tempo all'Amministrazione Comunale con conseguente risparmio di danaro di tutti che magari potrebbe essere investito sui premi o sull'organizzazione delle stesse regate. Non viene più lasciato alla decisione del singolo quanto vale un atleta o un equipaggio. Lo dico da ultimo della classifica avendo abbandonato il circuito da due anni ma rimango del parere che "se ti camini i pol darte quanti punti che ti vol ma ti andarà sempre ben". Quindi per me che facciano come vogliono me va ben tutto.






FABIO ZANE - ALESSANDRO DE POLI





Ci rendiamo conto che essere gli equipaggi più forti "beati ori anca se a noialtri poco ne cambia, sempre da vogar gavemo" porta un fardello di responsabilità enorme anche se dopo molti anni di immobilità ci siamo accorti che qualcosa sta cambiando nel mondo della voga. Comunque e sempre gli equipaggi in ruolo sono meritevoli del risultato ottenuto. Con il sistema attuale si evitano quelle fastidiose sovrepposizioni cronometriche tipiche del sistema a sorteggio. Altresì auspichiamo una più oculata scelta del momento della partenza, onde evitare che spiacevoli giri d'acqua favoriscano sensibilmente un dato equipaggio, ed una mirata valutazione della scelta del lasso di tempo che intercorre tra le partenze dei vari equipaggi in relazione al tipo di imbarcazione da regata.






LUCA QUINTAVALLE
GAETANO BREGANTIN




A nostro parere la soluzione apportata con la "rivoluzione" della voga veneta dell'inverno 2010-2011 dall'Associazione regatanti ed approvata dal Consiglio comunale, è ottimale. Partendo ogni minuto uno dall'altro si guadagnano sette od otto minuti a batteria il chè significa che a fine pomeriggio tutti sono liberi con un'ora di anticipo. Ottima la soluzione di far partire per primi gli equipaggi più forti per il problema delle eventuali fastidiosissime manovre di sorpasso. Bene così! Un appunto? Il nuovo sistema di valutazione è incasinato, per sapere di che morte devi morire bisogna attendere che qualcuno faccia dei conti e che pubblichi sui mezzi d'informazione e devi essere disposto a dare grande fiducia.




ROBERTO ANGELIN - FABIO BARZAGHI


Concordiamo sul fatto che le eliminatorie debbano essere fatte in scala dal più forte al più scarso in base non solo ai punteggi ma anche alla "storia" dell'atleta. A desempio: se un campione si prende un paio d'anni di pausa, al suo rientro alle competizioni ritorna con un punteggio molto alto (il che vuol dire essere tra gli ultimi del ranking). In realtà secondo noi dovrebbe essere calcolato tra i forti.... Secondo noi, l'attuale sistema che prevede partenze dal più forte al più debole, è molto opportuno perchè altrimenti il "forte" potrebbe doppiare il " debole" creando problemi sia di rotta che di scia.Il ritorno all'estrazione del numero d'acqua per noi è l'opzione alternativa. Il punteggio e la storia del regatante potrebbero essere prese in considerazione solo per la compilazione delle batterie. Per quanto riguarda le regate troviamo assurdo che i forti partano al centro e i deboli via via verso l'esterno in quanto si favorirebbero ancor più i forti che avrebbero condizioni " intermedie " tra la peggiore e la migliore. Penalizzando ancora di più i deboli che avrebbero, nel un caso estremo, il peggior numero d'acqua. I numeri d'acqua vanno per estrazione. L'utopia? Corsie disposte in modo tale che tutti i regatanti avessero la possibilità di gareggiare a pari condizioni esterne (venti e maree




ROSSI MAURIZIO


Assolutamente non trovo giusto che gli equipaggi sulla carta più forti debbano dare sempre e comunque il vantaggio agli altri. "Randomness" integrale, casualità assoluta: sorteggio vecchia maniera!




STEFANO TAGLIAPIETRA


Bene per quanto riguarda il nuovo sistema di aggiudicare il punteggio ad ogni singolo atleta e creare un ranking affidabile come in tutti gli altri sport. Qualcuno pensa che sia deficitario. Io penso che con qualche assestamento che verrà con l'esperienza diventerà credibilissimo ancor più di quanto non lo sia già ora! Trovo non sia giusto che le coppie di atleti più quotate debbano partire sempre per prime. Egoisticamente tutto ciò potrebbe anche andarmi bene in quanto con il mio compagno "sustin" partiamo con il numero due o tre. Non nascondo che nell'avere davanti due treni da rincorrere, gli stimoli sono diversi ed il vantaggio è assicurato. Però non è giusto, le soluzioni alternative si possono facilmente trovare.




GIANNI VALENTINI


Ho scambiato qualche opinione con Andrea Bertoldini riguardo al problema di cui si stà dibattendo. Il nostro pensiero collima in tutto e per tutto. La cosa che aggiungerei è di formare batterie al massimo di nove concorrenti e quindi non userei lo scafo "riserva". Gli addetti ai lavori sicuramente ne capiranno il motivo.




GIULIANO PAGAN


Mi trovo quest'anno, per la prima volta, in quello che per me è sempre stato un sogno. Come new entry del circuito che conta, mi sento dei dover stare alla finestra, osservare, imparare ed immagazzinare esperienze con il supporto e la guida dell'esperienza del mio compagno Diego Seno. Per quanto mi riguarda l'attuale sistema non dispiace in quanto mi dà la certezza di avere sempre davanti equipaggi che, a livello di ranking, sono più forti. Lo stimolo psicologico di cercare di rincorrerli o quanto meno di tenere il più possibile e non perdere troppo è un evidente vantaggio. Questo a livello personale il che non vuole dire mettersi di traverso ad eventuali possibili cambiamenti di sistema. Alla fine conta una sola cosa: lavorare duro e vogare di più!

4 commenti:

Walter Bozzao ha detto...

Ciao a tutti sono Valter
molti di voi mi conoscono per essere stato per circa 23 anni
Vicepresidente dell'U.S.Remiera Francescana e di essere sincero appassionato di questo
tradizionale sport veneziano.
Ho letto con molto interesse le opinioni dei regatanti e anche se non come atleta
vorrei dire la mia al riguardo.
Sono convinto che l'unico modo corretto leale e sportivo premettendo che questo sport non è solo sport ma pura
e secolare tradizione (che và mantenuta ad ogni costo)sia il sorteggio,per svariati motivi:
I°Nessuno Può usare sempre la stessa imbarcazione.(Leggi Busetto)
II°Chi determinerebbe il miglior momento per le condizioni di marea?
III°Il primo parte sempre svantaggiato....a chi tocca tocca.
IV°Non secondario lo spettacolo di qualche sorpasso, (regolamentare e far rispettare il comportamento del raggiunto
verso il raggiungente) per i tifosi che si cuccano ore e ore sotto il sole.
I veri problemi che secondo il mio parere pesano su questo sport sono:
I°La mancanza di nobiltà e di rispetto dell'avversario
Senza questi valori morali fondamentali lo sport è nulla. Purtroppo solo pochi regatanti (del passato e del presente)
hanno saputo onorare questo sport con il loro comportamento.Vincere senza onore non vale niente.Lo sò lo dicono tutti......
ma ci vorrebbe l'impegno di proprio tutti (regatanti e giudici) per cercare di migliorare l'immagine di questo sport.
Il comportamento scorretto e sleale in regata è stato alimentato e trasmesso alle nuove generazioni,
sin dalle regate sociali dove si formano i regatanti del domani dove non dovrebbe mai passare il messaggio
della "furbizia scorretta" e il venir meno della lealtà e rispetto per l'avversario e per la giuria.
II°Credo che una delle cose più difficili da fare al mondo, sia il giudice di regata e che i giudici
debbano essere dotati di qualità specifiche precise.Non credo che essere stato regatante sia un requisito fondamentale
ma che sia fondamentale la competenza e la conoscenza del regolamento,supportata dall'onestà imparzialità ed il coraggio
di applicare sanzioni previste dal regolamento di gara senza guardare in faccia a nessuno,
Non ci sono tante verità, la verità è sempre una.A chi sbaglia in buona fede tutto và perdonato
perchè umano e lo capirebbero tutti vincitori e vinti.
Quei regatanti che non accettando i richiami di una giusta giuria,si comportassero in modo sconveniente e offensivo
verso giudici o avversari basta non farli vogare più (per davvero).
Concludo questa mia lunga opinione,dicendo ai giovani e non, che dovrebbero tutti cercare di emulare le gesta
del grande "Ciaci",non nei risultati perchè sarebbe molto, ma molto ma molto difficile,ma nel comportamento
in gara, perchè pur avendo subito ingiustizie e sopprusi gravissimi, mai ha inveito o insultato qualcuno.Grande.

Giulia ha detto...

Per me andrebbe bene partire dal più forte e poi scalare (per evitare sorpassi), ma è anche vero che vogare sempre con la stessa barca è logorante, e poi do ragione ai fratelli Busetto.

Anonimo ha detto...

a parte la mia opinione,vorrei aggiungere un paio di dettagli che mi sembra siano stati tralasciati: intanto per rispondere a Ivo che vuol far partire i più forti in centro batteria vorrei far notare che essendo una eliminatoria le posizioni più calde non sono quelle di chi teoricamente si gioca il primo posto ma quelle in cui ci si gioca la qualificazione, quindi se su un ipotetica eliminatoria di due batterie dove si qualificano 4 + 4 + miglior quinto applicando il sistema proposto da Ivo teoricamente si distanziano i due equipaggi che si contendono il ruolo e nel caso in cui ci sia un vantaggio dovuto alla marea si andrebbe ad aiutare uno dei due.
Altra cosa che vorrei esporre è che se il ranking funziona (e cioè il valore che esprime con cifre equivale al valore effettivo dei regatanti)dovrebbe essere molto difficile che avvengano doppiaggi anche con partenze a un minuto uno dall'altro, inoltre, qualora ciò avvenisse, credo che chi sta doppiando non dovrebbe preoccuparsi granchè di perdere qualche secondo, faccio un'esempio: prima batteria gonolini 2011, partenza invertita (dal più basso in classifica), se la coppia Bertoldini Vianello reggiunge la coppia Tagliapietra Rossi rischiando così che l'eventuale sorpasso gli costi qualche secondo dovrebbe forse preoccuparsene? Io non credo, al massimo dovrebbe preoccuparsi la coppia Quintavalle Bregantin se Franzato Vianello li rallenta ma questo succede perchè il ranking non è del tutto attendibile se si trova Quintavalle in 37a posizione e Franzato in 40a. Quindi io starei più attento ai calcoli del computer più che alla posizione di partenza della batteria la quale diventa, con un ranking più attendibile, un dettaglio irrilevante.
Date queste considerazioni personalmente opterei per una partenza più spettacolare possibile.

Anonimo ha detto...

ps dimenticavo la firma: Marco Franzato