PIERLUIGI CIBIN: UN CAMPAGNOLO IN GARA SUL CANALAZZO
RACCONTO DI UNA GIORNATA VENEZIANA
Regata Storica 2010, Maciarele senior
Da giugno almeno due allenamenti alla settimana: si parte da Jesolo Paese dalla casa dei nonni, sveglia alle sei, due autobus e due vaporetti, alle 8.45 in remiera, si arma la mascareta e giù in laguna! Nella piccola darsena a disposizione della Remiera Casteo prove di cavata e del giro del paleto sotto l’occhio vigile dell’istruttore Toni “Postin” Catanzaro. Premi, stalissi, sia… e poi via alle Vignole, prove libere cronometrate fra le bricole in compagnia degli altri ragazzi e degli altri regatanti. Il venerdi che precede la regata pulizia della barca, impenolamento definitivo delle forcole ed una passata di cera sul fondo. Sabato le qualifiche presso il coordinamento delle remiere: alla domenica si partirà dalla terza fila, poteva andare peggio…. Arriva il grande giorno, pantaloni lunghi bianchi, maglietta del coordinamento e berrettino, ritrovo in remiera, ultimi ritocchi e via a traino in Bacino. Il Canalazzo si anima, compaiono le varie tifoserie, guarda... il canarin, i pellestrinoti...i buranei, la machina… si arriva al ritrovo di S.Stae. Passa il corteo storico, le barche di Giupponi, salutiamo la caorlina del Bisato e la diesona della Rari Nantes. Pierluigi ha cominciato a vogare al circolo remiero El Bisato di Battaglia Terme ed agli Amissi del Piovego di Padova, non lo dimentica! Sale la pressione, si tenta un allineamento delle maciarele e poi inevitabile partenza lanciata. Pierluigi fa il popier, Mattia Scarpa il provin, risalgono un paio di posizioni, vanno all’attacco della seconda fila, si vede il Ponte di Rialto, la mascareta di Cannaregio chiude a stagando, Canottieri Mestre la segue, premi, stalissi, sia… inevitabile abbordaggio fra le barche sotto il Palazzo dei Camerlenghi. Gli altri si rimettono in riga e sono già lontani, regata finita. A 100 m dalla machina Remiera Casteo in testa con Riccardo Merlo e Luca Seggi, i Pellestrinoti sono in recupero pericolosamente vicini alle barche degli spettatori. Il giudice di gara urla: Casteo, stalissi la barca! Poco oltre altro groviglio di remi, mascarete e regatanti. Ne approfitta l’altro equipaggio di Casteo, Davide Peditto e Alessandro Vianello si ritrovano increduli e vittoriosi fra un tripudio di gioia, lacrime ed imprecazioni. Poco dopo arrivano le altre regate, fra i giovani con i pupparini riconosciamo “puffetto” e “lupociccio”, fra le donne in mascareta incitiamo Romina, nipote del nostro istruttore. Poi arrivano le caorline che quasi fanno l’onda di una barca a motore da quanto vanno forte. Preceduti dal "ruzio" della folla, arrivano i gondolini, sono tre, in testa Bertoldini-Vianello seguono i Vignotto e D’Este – Tezzat. E’ incredibile come fra i canali e le pietre antiche di Venezia si possa vogare in mezzo alle opere d’arte e pure su un opera d’arte, il gondolino. Ricompare il canarin, primi. Intervista ai nerboruti Vignotto che dedicano la vittoria ad un loro amico scomparso e ne baciano in diretta televisiva la foto custodita nel taschino. Anche questa è Venezia. Lasciamo il Canalazzo, arriviamo in remiera all’imbrunire, pulizia barche, festeggiamenti e saluti. Il martedi successivo sveglia alle sei, due autobus e due vaporetti, alle 8.45 in remiera, la voglia di vogare c’è ancora; domenica c’è la regata alla Riviera Fiorita, qualcosa mi dice che può essere la volta buona.
Come disse quel tale: l’importante è partecipare, ma se si vince è meglio. Speriamo!
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