DOMENICA DI GRASSO ALLA VOGAEPARA
di Kevin Lucich
Oggi già dalle prime ore del mattino in remiera si diffondeva il classico profumo dolce del nostro carnevale: ossia fritole, "pasta e fasioi" e vin. Festa che ogni anno la Vogaepara organizza in Corte Comare per buranelli e passanti. Alle 10.30, davanti a molteplici piatti fumanti di "pasta e fasioi", i turisti e gli isolani si accalcavano per accappararsene una porzione...LEGGI TUTTO...VAI !!!
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PRESENTE ALLA FESTA IL MINISTRO BRUNETTA CHE NON DISDEGNA NE' LA PASTA E FAGIOLI NE' LA "FRITOLA"
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Dal Gazzettino di lunedì 15 febbraio
LA REGATA DI CARNEVALE
Premiata la prestazione, ma anche i costumi
Le Guardie svizzere battono i Puffi e anche Diabolik
di Tullio Cardona
La "Regata de Carnevale", organizzata dall'associazione remiera Settemari", è giunta ieri mattina alla 18. edizione, richiamando a San Marcuola un folto pubblico di amatori della voga e di curiosi e plaudenti turisti. La competizione ai remi, come tradizione, contava equipaggi misti su mascarete; la gara è iniziata dai Giardini ed ha percorso il Canal Grande, ma ha avuto una simpatica anticipazione davanti al pontile di San Marcuola. La giuria, infatti, presieduta dalla regista Lucilla Piacentini, doveva stilare l'ordine dei costumi più belli ed originali indossati dai vogatori: punteggi che, sommati a quelli di gara, hanno stabilito la classifica finale. In Canal Grande, perciò, sono sfilati ai remi unni, crocerossine, gondolieri da tragheto, topolini, maialini dalla febbre suina, conti e marchesi, e quanto la fantasia, lo scherzo ed il buonumore hanno suggerito. Due equipaggi della polizia municipale ed uno della guardia di Finanza hanno garantito lo svolgimento della regata, arbitrata da Gianni Tonini e da Walter Armani. Come spesso accade, un po’ per il moto ondoso incontrato in Bacino, un po’ per puro agonismo, ci sono state botte da orbi, contatti, testacoda, abbordaggi; piccoli incidenti che hanno pressoché coinvolto tutte le 14 imbarcazioni in gara. Il tutto si è smussato nel sorriso dettato dalla pasta e fagioli, dal vino e dalle frittelle che la Settemari ha offerto in campo San Marcuola, nel segno della soleggiata festa. Vincono Giuseppe Rossi "Suste" e la sua allieva Anna Barbaro (Guardie svizzere), seguiti dai "Puffi" Francesca Costantini e Alvise D'Este, da Eva Kant e Diabolik (al secolo i coniugi Sibylle Lohausen e Roberto Fagarazzi), dai "Ladri di cuori" Jane Shattock e Andrea Costa.
La "Regata de Carnevale", organizzata dall'associazione remiera Settemari", è giunta ieri mattina alla 18. edizione, richiamando a San Marcuola un folto pubblico di amatori della voga e di curiosi e plaudenti turisti. La competizione ai remi, come tradizione, contava equipaggi misti su mascarete; la gara è iniziata dai Giardini ed ha percorso il Canal Grande, ma ha avuto una simpatica anticipazione davanti al pontile di San Marcuola. La giuria, infatti, presieduta dalla regista Lucilla Piacentini, doveva stilare l'ordine dei costumi più belli ed originali indossati dai vogatori: punteggi che, sommati a quelli di gara, hanno stabilito la classifica finale. In Canal Grande, perciò, sono sfilati ai remi unni, crocerossine, gondolieri da tragheto, topolini, maialini dalla febbre suina, conti e marchesi, e quanto la fantasia, lo scherzo ed il buonumore hanno suggerito. Due equipaggi della polizia municipale ed uno della guardia di Finanza hanno garantito lo svolgimento della regata, arbitrata da Gianni Tonini e da Walter Armani. Come spesso accade, un po’ per il moto ondoso incontrato in Bacino, un po’ per puro agonismo, ci sono state botte da orbi, contatti, testacoda, abbordaggi; piccoli incidenti che hanno pressoché coinvolto tutte le 14 imbarcazioni in gara. Il tutto si è smussato nel sorriso dettato dalla pasta e fagioli, dal vino e dalle frittelle che la Settemari ha offerto in campo San Marcuola, nel segno della soleggiata festa. Vincono Giuseppe Rossi "Suste" e la sua allieva Anna Barbaro (Guardie svizzere), seguiti dai "Puffi" Francesca Costantini e Alvise D'Este, da Eva Kant e Diabolik (al secolo i coniugi Sibylle Lohausen e Roberto Fagarazzi), dai "Ladri di cuori" Jane Shattock e Andrea Costa.
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Dal Gazzettino di domenica 14 febbraio
Dal Gazzettino di venerdì, 12 febbraio
CAVALLINO-TREPORTI LA PROLOCO SI CANDIDA AL PALIO REMIERO
di Giuseppe Babbo
«Disponibili ad organizzare la prossima edizione del Palio Remiero».
È la proposta della Pro Loco di Cavallino-Treporti dopo le dimissioni in blocco del direttivo dell'associazione Palio Remiero che hanno messo in crisi la stessa fattibilità della articolata manifestazione di voga alla veneta, bocce, calcetto e tiro con l'arco. Una situazione di crisi dovuta soprattutto a motivi organizzativi e di carattere finanziario. «Abbiamo già manifestato la nostra disponibilità - commenta il presidente della Pro Loco Davide Vianello - la condizione principale deve essere quella di poter agire liberamente. L'idea sarebbe quella di mantenere l'impronta dell'intero evento cercando però di contenere i costi. «Un primo punto di partenza - conclude Davide Vianello - potrebbe essere quello di assegnare il Palio agli equipaggi delle caoroline che però dovrebbero essere formati quasi esclusivamente dagli abitanti delle contrade. Parte dei soldi che poi venivano utilizzati per la regata dei campioni, potrebbero invece essere utilizzati per altre iniziative, magari per ospitare gli equipaggi delle Repubbliche Marinare».
È la proposta della Pro Loco di Cavallino-Treporti dopo le dimissioni in blocco del direttivo dell'associazione Palio Remiero che hanno messo in crisi la stessa fattibilità della articolata manifestazione di voga alla veneta, bocce, calcetto e tiro con l'arco. Una situazione di crisi dovuta soprattutto a motivi organizzativi e di carattere finanziario. «Abbiamo già manifestato la nostra disponibilità - commenta il presidente della Pro Loco Davide Vianello - la condizione principale deve essere quella di poter agire liberamente. L'idea sarebbe quella di mantenere l'impronta dell'intero evento cercando però di contenere i costi. «Un primo punto di partenza - conclude Davide Vianello - potrebbe essere quello di assegnare il Palio agli equipaggi delle caoroline che però dovrebbero essere formati quasi esclusivamente dagli abitanti delle contrade. Parte dei soldi che poi venivano utilizzati per la regata dei campioni, potrebbero invece essere utilizzati per altre iniziative, magari per ospitare gli equipaggi delle Repubbliche Marinare».
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