ERRATA CORRIGE
QUESTO ARTICOLO E' STATO SCRITTO IL 28 AGOSTO QUANDO I BANDI UFFICIALI DELLE QUATTRO SPECIALITA' DELLA REGATA STORICA 2015 DAVANO GLI IMPORTI RIPORTATI SULLE SOTTOSTANTI TABELLE DA ME COPIATI ED INCOLLATI ASSIEME. IERI 29 AGOSTO IL BANDO DELLE DONNE E' CAMBIATO. IL SUCCO DEL DISCORSO COMUNQUE CAMBIA DI POCO!
di Massimo Veronese
E' andata in scena giovedì 27 agosto l'ultima puntata della soap dedicata alle qualificazioni alle quattro regate comunali inserite nel programma della Regata storica 2015: giovanissimi under 19 su pupparini, donne su mascarete, caorline a sei remi e gondolini. Eliminatorie svoltesi come sempre nella pista di Malamocco alle quali pathos, coinvolgimento, partecipazione e sorpresissime non sono venute meno, creando tra i supporters dei protagonisti di tutte le categorie nuove aspettative e voglia di eventuali stravolgimenti in sede di pronostici. Ma quello che sta tenendo banco da una decina di giorni a questa parte è la discussione animata dal problema dei premi per i regatanti, compensi mai così bassi nella lunga storia di questo evento. Si và dai 1995,00 € netti a testa per il primo classificato della categoria "campioni su gondolini" ai 65.80 €, sempre netti ed a testa, per la riserva della categoria "giovanissimi under 19". Della questione si sono interessate le varie testate giornalistiche locali le quali, oltre che a descrivere il problema, si sono prodigate nel far sentire la voce dei regatanti e dei loro rappresentanti istituzionali, Gaetano Bregantin e Gloria Rogliani, rispettivamente presidente e vice-presidente dell'Associazione regatanti Venezia. Da parte loro, ove non trovassero soddisfazione anche parziale alle richieste dei vogatori, la promessa di proteste e ritorsioni nei confronti dell'amministrazione comunale e degli enti che la stessa ha delegato per l'organizzazione dell'evento e per il recupero di sponsors disposti ad arricchirne le disponibilità finanziarie, fino al punto di boicottare l'intera manifestazione. L'edizione pomeridiana del TG3 del Veneto di giovedì u.s., sottolinea che le richieste dei regatanti nei confronti della nuova Giunta, e del grave deficit con il quale deve fare i conti, fanno a pugni con le decurtazioni dello stipendio dei dipendenti comunali. Si ascoltano le dichiarazioni di Giovanni Giusto, consigliere comunale con delega alla salvaguardia delle tradizioni cui fà capo il settore regate e presidente del Coordinamento nazionale delle società remiere di voga veneta: "come nuova amministrazione abbiamo stanziato 160.000,00 € di cui 80.000,00 vanno per la regata storica e gli altri ottanta per la manutenzione delle barche". Giampaolo D'Este, regatante, afferma che si tratta di principio: "è ridicolo avere il primo premio della regata storica che equivale al costo di una forcola quando ci si impegna 350 giorni all'anno spendendo soldi, perdendo lavoro, sacrifici...". Lo storico Antonio Foscari pensa che i premi debbano essere pagati dagli albergatori perchè ormai è diventato un fenomeno turistico: "non è più come una volta una grande manifestazione cittadina con tutta la folla delle barche, dei famigliari, dei parenti, degli abitanti del quartiere assiepati lungo il canale che fanno il tifo e premiano così i loro campioni". Resteremo alla finestra e vedremo come andrà a finire la "querelle" della quale vi terremo informati ma, esaminando la stessa, sono stato incuriosito di quanto fosse stata l'entità dei premi per le quattro categorie che invito tutti a controllare con i propri occhi.
Probabilmente, invitando il nostro
pubblico a riflettere dopo aver analizzato le tabelle di cui sopra, per
un motivo o per l'altro chi vi scrive si attirerà le antipatie di molti
soggeti tirati in ballo ma trovo iniqua la distribuzione dei premi, qualsiasi ne sia l'entità. Io metto come punto fermo il fatto che il premio più grosso sia destinato agli atleti che attirano di più le attenzioni del pubblico o come si usa dire di questi tempi, a coloro che fanno più audience, ascolti, e quindi agli atleti dei gondolini. Ma le atlete che arrivano al top della stessa specialità valgono davvero meno di un ottavo dei loro omologhi al maschile? Ed una campionessa che vince la regata storica di Venezia, di solito atleta affermata negli anni oltre che mamma e spesso lavoratrice, vale solo 50 euro più di un campioncino in erba? O un terzo di chi partecipa alla regata delle caorline? Prendiamo in esame quest'ultima categoria. In questa regata, se pur altamente spettacolare, vogano gli atleti esclusi dalla massima categoria che compongono equipaggi tra di loro o assieme ai migliori atleti considerati di "serie b" e scendendo via via nella scala dei valori tecnici, da regatanti che entrano senza brillare nelle regate comunali di seconda fascia assieme a quelli che neanche riescono a qualificarsi, magari capitanati da qualche ex campione che i sessant'anni non li aspetta piu! I noni classificati guadagnano 332,85 € netti a testa. Le donne che si classificano prime 250,00 €...i primi giovanissimi 199,50 €! C'è qualcosa che non và e che secondo il mio punto di vista l'Assoregatanti assieme all'Ufficio regate dovrebbe rivedere.
Molti lettori interessati mi toglieranno il saluto per quanto sto scrivendo ma io so che quasi tutti i moderni politicanti sfruttano l'onda della tecnica della meritocrazia per quanto concerne la distribuzione dei vantaggi civili ed economici, che nella seconda metà del diciottesimo secolo, Olympe de Gouges dedicò a Maria Antonietta la dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina, che Martin Luther King aveva un sogno
E CHE SOTTO SOTTO, QUASI TUTTI IN CANALAZZO VORREBBERO ENTRARCI ANCHE A GRATIS!!!
E gli articoli riportati da Gazzettino e Nuova Venezia sabato 29 agosto lo dimostrano!!!