.

mercoledì 4 febbraio 2015

FESTA DI FINE STAGIONE PER IVO REDOLFI TEZZAT: GIOVEDI' 29 GENNAIO 2015






















L'INNO DI SAN MARCO CON IL COMMISSARIO VITTORIO ZAPPALORTO




 
di Massimo Veronese



E' stato l'ennesimo meeting tra amici, tifosi, personalità e regatanti rappresentanti tante remiere (Canottieri Querini, Giudecca e Cannaregio, G.R. Murano, Remiera Casteo. U.S.R Francescana, Vogaepara, Riviera del Brenta), per festeggiare il vincitore dell'ultima Regata storica, protagonista, assieme al compagno Giampaolo D'Este, di un'altra esemplare stagione remiera. Giovedì 29 gennaio, Ivo Redolfi Tezzat ha voluto farsi coccolare dal calore di ottanta persone che hanno goduto delle sue imprese la scorsa estate. Ottanta persone convenute alla Trattoria Serenella di Murano dove il cuoco Angelo ha saputo come sempre deliziare con una cena a base di cacciagione (frutto di un'altra grande passione del poppiere muranese). Tra i tanti amici, la significativa e simultanea presenza di tre persone che fanno della magia del legno di noce il proprio stile di vita,  tre artigiani che mettono a disposizione dei regatanti la loro manualità, la sapienza, la risultante di secoli di miglioramenti e adattamenti in materia di forcole e remi. Gli ultimi tre remeri veneziani: Saverio Pastor, Paolo Brandolisio ed il forcolaio matto, Piero Dri. C'erano Guido Sesani, presidente della Canottieri Querini assieme ai decani della gloriosa società che tramite la loro presenza hanno confermato l'appoggio logistico e morale a Ivo e Giampaolo. Gli antipasti cominciavano a riempire i tavoli quando arrivavano l'ex assessore allo sport ed alla salvaguardia delle tradizioni Roberto Panciera, in compagnia di colui che traghetterà Venezia fino all'elezione del nuovo sindaco, il commissario straordinario per il governo, Vittorio Zappalorto. Un trevigiano alla buona, nonostante il suo importante ruolo istituzionale, si è immediatamente adeguato al leitmotiv della festa con slaccio di cravatta, leggera overdose di "ombre" e sicurezza nell'intonare assieme a tutti i presenti le più famose arie della musica veneziana. Inno si San Marco a squarciagola su tutte. Semplice e ruspante anche quando ha dovuto tirar fuori quattro parole sollecitato da chi vi scrive. Assieme ad una ricercata rappresentanza di maestri vetrai, il medico sportivo dei regatanti veneziani, Stefano Varponi, anche lui avezzo al bel canto, si è altresì impegnato nella dimostrazione del postulato che l'eccezione conferma la regola...e chi ha orecchie per intendere intenda! E c'erano tanti regatanti di qualsiasi livello, amatori e campioni-rivali di Ivo: da "Casablanca" a Luca Ballarin, dal "Macho" ad Alessandro Secco, da Vito Redolfi Tezzat a Fabio Donà, dal "muzato" a Gaetano Bregantin e tanti ex come Davide Prevedello "mazorin", "el Puffo"  e tanti altri. Tanti altri appartenenti ad ogni realtà: dal re allo scudiere, dalla principessa a Cenerentola, dal patriziato alla plebe; un mix di personaggi con un'unica passione, quella delle regate, che assieme, tramite i propri racconti e aneddoti hanno saputo ricreare un ambiente piacevole per una serata da ricordare.  Era la festa di fine stagione come sempre un pò posticipata per l'accavallarsi di tutte le altre, di quelle degli altri campioni, senza discorsi ufficiali, senza resoconti, senza proclami o promesse se non quella velata di un rinnovato impegno al duro allenamento, unico metodo per poter tentare di rivincere  un'entusiasmante  sfida contro i cugini di Sant'Erasmo, Rudi ed Igor Vignotto, che da anni si risolve per questione di centimetri, dopo oltre sei chilometri di regata! Me lo sono tenuto per ultimo, naturalmente non per importanza ma per stigmatizzare ancor di più il minuto di silenzio dedicato alla memoria di Bruno Dei Rossi "strigheta" le cui esequie si erano celebrate qualche giorno prima. La sensazione di vuoto lasciata dalla scomparsa di Bruno era ancora sensibilmente palpabile negli sguardi dei presenti ma dopo lo scrosciante applauso e qualche lacrima si è continuato a festeggiare come avrebbe voluto lui.










4 commenti:

Anonimo ha detto...

A me pare una cena privata, in cui non si capisce a che titolo abbia partecipato il commissario Zappalorto assieme a così tanti notabili. Vuol dire che lo inviterò al mio compleanno, magari viene....un saluto a Veronese il "Bruno Vespa" della voga.

Elkenia ha detto...

...Veronese pubblica tutto anche da anonimi ma Bruno Vespa? So' più sinistrosso... :-)

Anonimo ha detto...

Il bello di questa cena è stato poter riunire tifosi di entrambi equipaggi (Vignotto- D'este) per una volta senza crear polemiche, ma con l'iedea di una mangiata di cacciagione in compagnia.
Questo secondo noi è lo spirito che devono avere queste "mangiate", come il 3º tempo del rugby rivali sul campo, amici a fine incontro.
Bella serata, bellissima gente!

Anonimo ha detto...

Dopo sto servizio Zappalorto si becca il tapiro d'oro!....