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di Massimo Veronese
E' successo ad Atlanta al campione
olimpico Linford Christie oppure ai mondiali di Daegu
all'incommentabile primatista Usain Bolt: qualche millesimo di anticipo
alle rispettive finalissime dei 100 metri piani e squalifica immediata
senza possibilità di replica. Testa bassa e fuori dalla pista. Fatte le
debite proporzioni, qualcosa di simile è successo anche ieri durante la
regata in memoria di "Lilo Veronese". Dopo una stupenda cavata dove
diversi mostri sacri della voga veneta, in coppia con giovani regatanti
ed atleti alla continua ricerca di conferme, si sono spremuti per
agguantare la testa della gara, Nicola Ballarin, giovane poppiere
pellestrinotto vincitore di San Giovanni e Paolo 2014 su gondole ad un
remo e Gaetano Bregantin, mettono il "pomolo" del loro pupparino viola
davanti a tutti, compresi i favoriti della vigilia Joska Collavini e
Igor Vignotto. Nonostante i regolari attacchi del rosa, i due riescono a
mantenere il primato fino alla fine ma circa a metà percorso, dopo aver
voltato a "premando" la "dama" che immette nel canale delle Vignole Nuove,
incappano in un innaspettato incidende di percorso dei quali sono gli unici responsabili. Nicola direziona la sua prua verso la barena abbandonando il canale e il regolare percorso rientrando la "bricola" dopo. Sembrava avesse "perso la barca" ma affermerà di aver creduto che il percorso giusto fosse quello scelto e che non era stato toccato o danneggiato dagli inseguitori. Giovanni Zennaro, giudice di gara, gli intima di ritornare e ripercorrere il tratto in maniera corretta pena la retrocessione al secondo posto (in luogo della squalifica in quanto il distacco sul terzo gli avrebbe permesso di rientrare in gara secondo). Il viola non rispetta la decisione del giudice di gara e continua la regata. Zennaro, dopo essersi consultato anche con i giudici della seconda barca, ribadisce la retrocessione prima delle premiazioni scatenando le polemiche di Ballarin-Bregantin. Peccato! I vincitori morali della regata sono stati loro ma i fatti riguardanti Linford Christie e Usain Bolt di cui sopra, confermano che le regole sono regole sia per un mondiale di atletica leggera che per una regata di voga alla veneta. Anche se l'infrazione ti allunga la stada, ti penalizza e non ti dà vantaggi. Ripeto, nonostante la solidariertà ed il dispiacere degli organizzatori, dei giudici ed anche quella di chi ha tratto vantaggio dall'incidente. La regata è stata avvincente anche per la conquista delle posizioni di rincalzo con capovolgimenti di fronte fino alla fine. Bello l'andare sornione di Massaro-Franzato che , dopo aver recuperato le forze nel canale delle Vignole, escono rinati e portano a termine un attacco con il quale superano Tosi-Polesel, Rosin-Zangrando e Vedova-Luca Ballarin conquistando la bandiera blu ed insidiando fino all'ultimo metro la verde dei Busetto! Sorpasso anche del verde sul marron in dirittura d'arrivo. Per concludere vorrei ringraziare tutti i regatanti campioni e non che hanno voluto onorare la memoria di mio padre, i numerosi appassionati al seguito a remi e a motore, degni come numero di una regata comunale, le personalità presenti e quanti si sono adoperati per la perfetta riuscita della manifestazione alla quale tutti hanno dato lustro!
Massimo, Mirco e Sergio Veronese
LA FOTOCLASSIFICA
8 - ROSA
COLLAVINI JOSKA - VIGNOTTO IGOR
RV - RISERVA
4 - CELESTE
PAOLO MION - ANDREA ZANCO
RICONOSCIMENTI PER LA GIURIA E PERSONE VICINE A REMIERA CASTEO
GIANNI BUSETTO - TONY CATANZARO - GIOVANNI ZENNARO - LINO FARNEA
GIORGIO CROVATO - ALESSANDRO MAZZETTO - TULLIO CARDONA
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