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sabato 2 novembre 2013

DAVIDE "MAZORIN" PREVEDELLO: IL RITIRO DALL'ATTIVITA' AGONISTICA.


REGATA DI MURANO

DAVIDE "MAZORIN" PREVEDELLO



Ciao Massimo, 
sai, prima di sciverti ho riflettuto molto. Noi regatanti siamo sempre pronti ad abbandonare tutto quando le gare non girano come volevi, quando subisci ingiustizie che compromettono il risultato per poi decantare nel corso del letargo invernale tutte le cose brutte e ripartire l'anno successivo pieni di entusiamo e di energia. In questi quindici anni di regate ho avuto molte pause e molte soddisfazioni. A volte le pause erano motivate dal lavoro che come sai non mi ha permesso di essere costante negli allenamenti, altre volte per non aver trovato il compagno che conciliasse il suo lavoro con gli orari del mio. Quando capii che Ivo (Redolfi Tezzat, ndr) poteva vincere con Giampaolo (D'Este, ndr) mi sono messo da parte per lasciare spazio a questa coppia che negli anni ha avuto molti successi e soddisfazioni. Credo che la mia qualità di atletà sia rimasta pressochè inalterata nel tempo ed i risultati delle selezioni della stagione appena passata ne sono la chiara testimonianza. Forse se con Giuly (Pagan, ndr) avessi ottenuto i risultati in regata avrei continuato almeno un'altranno. Allora cosa fare? Certo, i regatanti sono atleti più longevi, nella voga veneta conta molto l'esperianza, conta "eser omeni de barca" ecc ecc..... Cosa fare? Ho riflettuto molto e alla fine proprio l'altra sera mentre vogavo alla valesana con il mio adorato "sciopon", al ritorno da una abbontdante pescata a "faggiarotto" ho pensato: "cio ma come go fatto a no ciapar na bandiera in canal sto ano che me vien da vogar pian par no spacar i remi? Ma el prossimo ano come fasso alenarme se i impegni de lavoro no me lo permete? E se dopo vado mal in regata ancora? No posso sopportar de n'dar vodo in regata, xe piu forte de mi! Davide ma no ti vedi che ti fa i bovoi che se nega e anguee? Che sto scipon va svolando? No molar, no molar mai"! Dopo avevo un'altro diavolo in corpo, meno diabolico, che mi ha fatto ragionare. Mi ha detto che dovevo ritornare a tempo pieno a fare le cose per le quali sono arrivato a fare il regatante, dedicare più spazio alla mia laguna ed alle persone che mi stanno vicine, vivendola come io sono abituato a viverla senza dover fare i conti con il tempo da dedicare agli allenamenti ed agli impegni che tu che vivi l'ambiente delle Regate sai quantificare. "Se vogio far do notoiae a pescar no posso privarme perche me stanco massa, troppi sacrifici". 




Devo dedicare più tempo agli altri, magari ai giovani e lasciare anche a questi lo spazio che meritano perchè io da questo sport mi sono già preso la mia parte durante l'ultimo quarto di secolo. Anche nello sport più longevo bisogna lasciare spazio ai giovani. Penso a Tobia Barina Silvestri  rimasto fuori a tutte le selezioni come ultima barca. Forse nella mia carriera agonostica non ho avuto molta fortuna e dopo il mio sodalizio Ivo gli altri accoppiamenti non mi hanno mai dato le stesse soddisfazioni. Con Bruno Strigheta nel 2008 ci hanno privato di una bandiera già in tasca ed anche in quella occasione il mio stop doveva essere definitivo. Poi sai com'è questo mondo, la telefonata, i consigli ecc ecc... sta di fatto che "chi che gà un bon provier o un bon poppier e riva i risultati no mola la copia", vedi i Vignotto (Rudy ed Igor, ndr) o Ivo con D'Este. Da parte mia credo di aver dato alla voga quanto di più spontaneo si possa avere da un atleta, la scuola dei regatanti di una volta, fatta di esperienze in laguna e tanta fatica. Anche le soddisfazioni sono state molte: lascio a te ricordare i risultati in bandiera con Ivo in Storica e in altre regate. Ho vinto con lui la prima edizione del Palio di Cavallino Treporti, poi altre bandiere con Franco e Bruno Strigheta alle regate comunali a due ed a piu remi, tantissimi primi alle selezioni e dulcis in fundo un record: sono stato con Ivo l'unico equipaggio ad aver rifilato alle selezioni della regata del redentore 1998 una ventina di secondi ai cugini di Sant'Erasmo.  Anche il lavoro si fà sempre più impegnativo e conciliare questo con gli allenamenti e gli orari di compagni di voga diventa a volte impossibile. Lascio l'agonismo consapevole di aver avuto da questo sport un pò meno di quanto non avessi potuto avere, ma comunque da questa disciplina ho imparato molto; è stata anche una scuola di vita perchè l'ambiènte non facile, ti fà più furbo, ti aiuta a crescere e ti fà  capire molte cose che da fuori sembrano banali. Nel tempo anche la voga ha perso molto e se non fosse per gente come tè che, spinti dalla passione, mantengono un "giocattolo" come il tuo portale di tasca propria, credo che avremmo già perso una importantissima tradizione. Quindi sono consapevole che lascio in un momento di non regressione agonistica, anzi, ma consapevole di un gesto che vedrà sicuramente il mio spazio occupato da qualche giovane emergente. Lascio, consapevole che la spinta sui miei remi trentennali del mio "sciopon" sarà sempre la stessa! Me ne torno in regata con la mia laguna che tante soddisfazioni mi ha dato nella vita. 


Ciao Massimo a presto
DAVIDE "MAZORIN" PREVEDELLO




6 commenti:

Paolo Longo ha detto...

drammatico.Prevedeo che lascia il mondo della voga. Tutti piangeremo questo campIONE. Le regate senza di lui non saranno più le stesse.Peccato, ci eravamo abituati al suo modo di essere "uomo",la sua lealtà,aveva sempre una parola buona per il suo compagno, era un compagno che senza dubbio dava sicurezza e rispettava chi sputava (sangue) con lui nelle dure giornate di allenamento e soprattutto durante le regate. Non mi dilungo oltre, tutti sanno chi era "marzorin".
Ma lo vedremo ancora, mentre uccide con il bovolo le anguèe nella laguna. Ciao Marzorin!

Salsegna ha detto...

Parole soltanto parole, paroleeeeeee d'amor.....

Anonimo ha detto...

"Me ne torno in regata con la mia laguna che tante soddisfazioni mi ha dato nella vita".
Bene dunque, purché sia veramente un ritiro definitivo.
Questa strada dovrebbe essere seguita da molti altri regatanti con anni di voga alle spalle.

Anonimo ha detto...

Cia Max, non voglio fare il solito avvocato delle cause perse, ma non trovo giusto prendere per i fondelli o denigrare una persona, che ha la colpa di non essere l'esempio dell’ High Society Veneziana, o Lord dai modi inglesi, ma che ha il PREGIO di essere un vero CAMPIONE:
Caro Paolo, Caro Salsegna, Caro Anonimo SENZAPALLE, Vi deve qualcosa Davide, Vi doveva chiedere il permesso prima di fare un saluto pubblico annunciando l'abbandono della scena come hanno fatto tanti Campioni come lui, alla sua età????
I problemi e le offese gratuite o meno fatte da Davide a Giuly nel corso delle ultime regate sono cose private, anche se esternate in pubblico.
Nessuno ha il diritto di giudicare perchè nessuno è pulito in cuor suo, me compreso, perchè chi voga, suda, fatica in regata può andare in “trans agonistica”, e perdere quindi la bussola...
l'importante è non perseverare, ma soprattutto chiarirsi tra compagni a sangue freddo, quando tutto è finito, per non portare rancore, ma ragionare sui fatti accorsi;
non per ultimo quando Giuly ha chiesto a Marzorin di vogare insieme ne conosceva virtu' e difetti….e non mi risulta che Marzorin avesse frequantato il Collegio Morosini fino a quella data.

Facile e bravi tutti a criticare, difficile invece gratificare ed aiutare l'uomo sportivo che abbandona, razionalmente convinto del passo, ma affettivamente rammaricato al pensiero di farlo: Marzorin ha vogato contro i Grandi, perché è ed è stato un grande….deve essere ricordato come un Campione, burbero, ma Campione….non denigrato e deriso per il suo amore per la voga, la laguna e la pesca.

Con simpatia e ringraziamento per quello che ci ha dato a Davide, ed a Max per l’ospitalità
Antonio TROMBETTA

francesca ha detto...

Mi hanno informato dell'abbandono di Davide alle Regate ed ho avuto un piccolo sussulto. Conosco Davide da tantissimi anni e poi anche se le nostre strade hanno avuto rotte diverse l'ho seguito da appassionata di voga e un tempo anche da protagonista. Credo che questo mondo gli abbia veramente fatto del male nonostante lui si sia avvicinato in modo prepotente ma privo della passione vera del regatante. Credo che le Regate per lui siano state una sfida conse stesso più che con gli avversari. Vi lascio ricordare a quanti poppieri già fuori uso Davide ha dato la soddisfazione di essere ancora dei protagonisti, di quali doti atletiche lui sia stato dotato dalla natura che nel tempo l'ha temprato e scolpito. Grazie Davide per lo spettacolo ed il fascino che una figura fuori dal solito giro di noti ha lasciato nella voga dell'ultimo secolo. grazie di cuore

Anonimo ha detto...

Grande Davide!!!
mi spiace che tu abbia lasciato un mondo - quello agonistico - che ti ha dato tante soddisfazioni.

Ti ricordo con piacere, anche se non ho avuto la fortuna di conoscerti più a fondo.
Auguri per la tua vita future e per Venezia.
Ferdinando Biason
mail: febiaso@tin.it