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mercoledì 17 aprile 2013

INAUGURAZIONE DE "IL FORCOLAIO MATTO": SABATO 20 APRILE 2013 - ORE 18:00









di Massimo Veronese




Le regate comunali sono state vittima di sensibili decurtazioni del montepremi spettante a chi spende invernate di duri allenamenti per arrivare in tempo al top della forma fisica: colpa della crisi economica globale la voga veneta è in crisi! Dopo aver raschiato il fondo di cio' che era raschiabile dalla botte del montepremi, si agisce con gomma da cancellare sulla medaglietta d'oro da "mille lire" riservata ai partecipanti delle cosiddette regate di serie b: colpa della crisi economica mondiale la voga veneta è in crisi! Montepremi ai minimi termini, basta medaglietta per la serie b, l'idea di fare un diplomino stile maratone o Vogalanga da "tacàr in soasa in magazen" con su scritto "tal dei tali è arrivato 9° alla Regata del redentore su pupparini", è da scartare a priori perchè spesa superflua: colpa della crisi economica globale la voga veneta è in crisi! Forse è arrivato il caso caso di togliere in blocco regate minori  per risparmiare? Perchè no? Chissà che magari i comitati organizzatori locali, pur di non perdere l'evento, non riescano a trovare loro i fondi: colpa della crisi economica globale la voga veneta è in crisi! Le società remiere faticano ad arrivare a fine mese e faticano addirittura a finanziare le utenze, salti mortali ad ogni scadenza, niente aiuti: colpa della crisi economica globale la voga veneta è in crisi!...e non mi dilungo con ulteriori esempi di decurtamenti tipo corsie di gara tagliate assieme alle spese per la manutenzione della flotta comunale etc...in un comune con più di venti milioni di turisti l'anno dove esiste un apposito assessorato per la salvaguardia delle tradizioni? 


 ED INVECE NO, NIENTE CRISI PER LA VOGA VENETA...


...quando si tratta di fatti veri, di numeri, di vita vissuta nei cantieri, delle centinaia di neofiti che affollano le remiere veneziane e di terraferma, specialmente del gentil sesso, delle decine e decine di regate a tutti i livelli che organizzano le società, dei licei e delle scuole elementari che si prenotanono con mesi d'anticipo i corsi di voga presso la società più vicina, di decine di studenti di svariate università di tutto il mondo che si entusiasmano per una sfida su caorline a fine corso! Compresa la nostra remiera, sebbene rasa al suolo da una tromba d'aria dieci mesi fà, sebbene con trentacinque barche distrutte o danneggiate, ristruttuarte, che ora bivaccano all'addiaccio nonostante ci siano i progetti approvati e firmati per costruire il loro ricovero. E che dire di "Lagunando" organizzato dal Coordinamento? I bambini imparano a vogare andando in una valle da pesca, calano le nasse, e continuano a vogare per un'oretta per poi tirar su le stesse col pesce dentro, con lo "storico" Tony Catanzaro che gli insegna a cantare "valesando in laguna"! Questa è crisi della voga veneta? No di certo quando "a fare" ci sono le persone che credono nella propria storia, nella propria tradizione e con passione ed entusiasmo ne passano i segreti ai più giovani. E non penso certo a tempi di crisi per la voga veneta quando mi e ci invitano all'inaugurazione di una nuova ditta artigiana che di voga veneta si sfama! Eccolo qua: il forcolaio matto! Piero Dri, che diventa il quarto "remer" ufficiale assieme a Saverio Pastor, Paolo Brandolisio e Franco Furlanetto.  Penso di interpretare il pensiero di tutti gli appassionati nell'augurare a lui ed alla sua nuova attività ogni bene e fortuna e di diventare bravo ed unico come i suoi colleghi. L'arte del costruire remi e forcole continua, la tradizione continua, la venezianità continua! I segreti da tramandare continuano! In bocca al lupo per davvero Piero (e co sta svioinada vegno torme un per de forcoe par i nostri putèi da ti, Saverio, Franchetto e anca da Paolo...smile!!!!)





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1 commento:

Piero Dri ha detto...

grazie mille per la bellissima presentazione..
per quanto posso dire per me vogare è sempre stata la mia vita e il mio rifugio da quando avevo 3 anni a questa parte.. vogare è la nostra anima,l'anima dei veneziani.. e finchè ci sono veneziani anche la loro anima continua ad esserci..

io voglio battermi perchè di veneziani ce ne siano sempre più...voglio residenti...giovani residenti, lavoratori a venezia, in venezia. se venezia è una città devono esserci case abitanti, deve esserci lavoro.. e non intendo botteghe di maschere finte, vetri cinesi e cretinate varie...intendo imprese vere, botteghe utili alla società dal forner al fravo, dal cartoler al biavarol...

vorrei vedere crescere la gente che voga e non solo per sport come strabene fa chi frequenta le remiere ma anche per rilassarsi e per diletto..in giro per i rii col proprio sciopon o queo che xe.. perchè è questo il vero bel modo di vivere questa fantastica città..

riprendiamocela!

grazie!

ciao! piero