.

giovedì 31 gennaio 2013

I GRANDI REGATANTI DEL PASSATO: GIUSEPPE "BUFALO" SCHIAVON


LASCIATE IL VOSTRO COMMENTO, RICORDO, ANEDDOTO O SALUTO NELLA SEZIONE "COMMENTI" ALLA FINE DELL'ARTICOLO!!!




PER INGRANDIRE L'ONORIFICENZA
CLIC COL TASTO DESTRO SOPRA L'IMMAGINE 
SELEZIONARE "APRI IN UNA NUOVA FINESTRA" 
USARE LO STRUMENTO "LENTE" CHE APAPRIRA'






GIUSEPPE "BUFALO" SCHIAVON AL MUSEO VIRTUALE DELLA REGATA STORICA...VAI...!!!






  di Massimo Veronese


Immaginavo che mettendomi in moto per realizzare uno special su un campione del passato, avrei dovuto assumere i panni di un big del biliardo e sbocciare le biglie ferme della quotidianità delle persone che avrei coinvolto, calzare gli scarpini chiodati e come un grande stopper entrare a gamba tesa nella sfera dei loro ricordi più intimi. La mia scelta è ricaduta su Giuseppe "Bufalo" Schiavon e per realizzarla il mio unico gancio possibile era Luisella, la figlia, da un decennio tra le migliori atlete del circuito voga veneta. La vedi in regata e la sua concentrazione non lascia spazio al pensiero che possa essere una persona che dia facilmente confidenza. Sembra schiva, introversa, "privacy for ever", regala un sorriso al pubblico solo appena aver terso il sudore ed aver ritirato la sua bandiera rossa. Eppure è bastato prospettargli l'idea i cui frutti sono quelli che seguono, per staccarla da certi meccanismi dettati dal professionismo, per svelare la sua sensibilità, per scoprire il suo lato umano e coinvolgerla anima e corpo in questo progetto. Il suo aiuto è stato basilare per avere le informazioni che seguono. Giuseppe "Bepi Bufalo" Schiavon, classe 1942, 1° marzo, dipendente del Provveditorato al Porto di Venezia. Sposato dall'ottobre 1968 con Luciana Bubacco da Sant'Erasmo, il campione muranese ha due figli: Paolo e Luisella. Unica tra i due a seguire le orme del padre per quanto riguarda la voga veneta. Anche lei specialista e plurivincitrice della Regata di Murano su pupparini ad un remo e toccando tutto quello che c'è da toccare, in procinto di conquistare il diritto di fregiarsi del titolo di "Regina del remo" dopo la conquista della sua "Quinta Storica". Quanto segue, lo considero un regalo per "Bufalo" che tra poco più di un mese compirà 71 anni, ma soprattutto un regalo per tutti noi che siamo uniti dalla passione per la voga sotto tutti gli aspetti, non ultimo quello della sua storia e dei suoi grandi interpreti del passato.



REGATA STORICA 2 SETTEMBRE 1984
LUCIANO "PANNA" PAGLIAPIETRA - GIUSEPPE "BUFALO" SCHIAVON




di Giuseppe "Bufalo" Schiavon



Prima di esporre il palmares con tutti i risultati della mia carriera sportiva, vorrei approfittare di questo spazio per ricordare assieme a voi, lettori ed appassionati, i momenti belli ed i periodi difficili, di quella vita sportiva, limitandomi naturalmente a quelli che hanno attecchito di più nella mia mente. Come un tempo succedeva a tanti ragazzini, cominciai a vogare su un un sandolo che mio padre usava per andare a pesca. La mia passione era quella di vogare a poppa e specialmente ed un remo. Il mio vecchio partecipava come spettatore a tutte le più importanti regate all'epoca dove "gigio strigheta", "lupo", Seno, Italo "crea", si davano battaglia in tutti i campi di gara costruendo in tal modo il loro mito. Ed io con lui, con loro, regata dopo regata, con il seme della passione che fioriva sempre di più. Cominciai ad allenarmi sempre più seriamente e ben presto mi accorsi di essere il poppiere più ambito dai miei amici finchè nel 1960, spinto e convinto proprio da loro, partecipai alla mia prima regata, su pupparini ad un remo, a Murano. Mi classificai secondo: questo fù l'inizio della mia carriera agonistica!




Arrivò il tempo della naja. Dopo il C.A.R. a La Spezia che feci in compagnia di Giuseppe "suste" Rossi e di Umberto D'este, fui trasferito al centro sportivo militare di Sabaudia. Qui imparai la meravigliosa arte del cannottaggio, sport che in seguito mi diede quella che posso tranquillamente definire la più grande soddisfazione in assoluto per un atleta: la partecipazione ai Giochi Olimpici. Dopo la splendida vittoria nel "due con" in coppia con Sergio "ciaci" Tagliapietra al Meenting internazionale del lago di Lecco, fummo entrambi convocati per l'otto olimpico italiano. Superammo di slancio le fasi eliminatorie ed entrammo in finale. Al lago di Toda arrivammo sesti. Per me furono Olimpiadi di Tokyo 1964! Pelle d'oca!




Da pelle d'oca non è fù solamente il lato agonistico di quel momento, ma l'esperienza a livello umano fatta in questo frangente della mia vita. Infatti al villaggio olimpico conobbi un ragazzo giapponese, mio coetaneo, che amava l'Italia e stava imparando la nostra lingua. Forse questo è stato il motivo scatetante per cui siamo diventati amici e ci siamo frequentati per tutto il periodo di permanenza al villaggio. Amicizia che continuò anche dopo la nostra partenza,  via epistolare. Ci raccontavamo della nostra vita, della nostra famiglia, delle imprese sportive fino al 2002, 38 anni dopo, anno in cui venne a trovarmi a Murano facendomi un'impensabile sorpresa! Ritornò con la moglie anche nel 2012 e tuttora i nostri rapporti continuano: Yuikiro Okasura. Una figura che ha lasciato il segno dentro di me e sento vicina nonostante le migliaia di chilometri che ci separano.




Ma torniamo alla voga nostrana. Nel 1963 a 21 anni vinsi la Regata dei SS. Giovanni e Paolo su gondole ad un remo. Come da tradizione, mi aggiudicai anche la wild card per la Regata di Murano, sempre su gondole ad un remo. Contro i mostri sacri del momento arrivai secondo. Queste due affermazioni fecero colpo ad uno dei "provini" più in auge di quei tempi, già vincitore di una storica: Bruno "toreto" Bastasi. Mi scelse come poppiere e mi aprì immediatamente le dighe del Canalazzo, catapultandomi di brutto nel mondo del professionisti della voga veneta. Ci qualificammo per la Regata Storica di quell'anno ed alle 19.15 di quella lontana domenica di settembre mi ritrovai sulla "machina" con lo straccio bianco (secondo classificato n.d.r.) in mano! E' lui che considero il mio vero maestro. Mi perfezionò nello stile, nella tattica e sopprattutto nel comportamento. Ed ebbe il coraggio di rischiare del suo "rancurando" me, poco più che ragazzino.





Il 1965 fù l'anno che ricordo con tristezza come quello più sfortunato e difficile della mia carriera sportiva. Durante gli allenamenti con l'armo del galeone che doveva partecipare al Palio delle Antiche Repubbliche Marinare, mi fratturai una vertebra lombare. Rimasi bloccato a letto dal gesso per 40 giorni, con in testa la sentenza di tutti i medici che mi avevano in cura: carriera agonistica conclusa! Dura da digerire. Dopo la guarigione non mi rassegnai al giudizio degli specialisti e pian piano si  rafforzò in me l'idea di provare a continuare quantomeno con la voga veneta, lasciando perdere il sedile fisso ("no stegheo dir a mia mujer ma dopo qualche ano go ripreso anca co quea").




La rieducazione motoria fù faticosisissima ed il graduale recupero per raggiungere livelli agonistici accettabili, tormentato. Pian piano rientrai nei ruoli delle regate comunali con risultati altalenanti ma sempre in continuo miglioramento col passare degli anni. Anche se dà allora dovetti convivere con un senso di disagio e di sfiducia interiore che quel triste evento lasciarono in me. Tra le innumerevoli regate alle quali ho partecipato, c'è n'è una sola che mi ha dato dispiacere, lasciato l'amaro in bocca e portato, unica volta nella mia carriera, a protestare vivacemente. Regata di Murano 1970. Testa a testa per tutta la gara tra me e Sergio "ciaci" Tagliapietra. All'entrata di Canal Grande di Murano c'era la "bricola" da rispettare. Come oggi, anche allora il percorso imponeva di traguardarla "premando" (lasciandola a destra n.d.r.). Io feci il percorso regolare mentre Sergio tagliò per dentro accorciando il suo percorso e prendendomi quei venti metri di vantaggio che lo portarono a vincere. C'erano tutti i palesi presupposti per la sua squalifica eppure i gudici non ebbero orecchie per le mie proteste. E tanto meno le ebbe la carta stampata che giudicò "veniale" l'infrazione commessa dal mio avversario che vinse con 3 secondi di vantaggio. Ancor oggi mi chiedo se "ciaci" sente davvero sua quella bandiera rossa. Ed il 1970 è stato anche l'anno della mia rivoluzione tecnica. Il più grande regatante della storia, Albino "strigheta" Dei Rossi, mi propose di girarmi e di vogare a prua. Pur di vogare con LUI lo feci. Che esperienza indimenticabile! Da allora fui "provino" per sempre. Il periodo più sereno della mia storia sportiva, coincide con gli anni trascorsi con Renato "chinica" Dal Mistro. Io e lui siamo stati legati da un sentimento di profonda amicizia che ancor oggi conserviamo. E arriviamo al 1984: "gò vinto eà storica in gondolin!!!" Finalmente!!! Una vittoria attesa, inseguita, voluta ed arrivata in coppia con Luciano "panna" Tagliapietra: che soddisfazione!







Come si vedrà più avanti, nel palmares, ritengo di non aver vinto molto (n.d.r.: ma che film hai visto bepi?). Un pò di fortuna e cattiveria in più, unite a qualche scorrettezza ben dosata e "sopportata" dai giudici a mo' di aiutino sarebbero state utili per regalarmi maggiori soddisfazioni...ma tutto ciò non faceva parte dela mia indole. Sono convinto che per essere campioni non basta ottenere le soddisfazioni agonistiche che ho avuto la fortuna di togliermi. Etica, comportamenti, rispetto degli avversari e delle regole, umiltà nella vittoria, dignità nella sconfitta! Questi sono i valori che ho sempre perseguito per me stesso ed insegnato ai più giovani. Nello sport come nella vita. Concludo dicendo della passione che mi ha conquistato da più di un decennio, una volta smessi i panni del regatante: il ciclismo! Mi son fatto una bella bici da corsa, abbigliamento tecnico, e con i miei compagni della società "Pedale Veneziano" continuo a mantenermi in salute con delle lunghissime, faticose quanto piacevoli scampagnate!





Spero di aver usufruito di questo spazio regalando qualche emozione a tutti coloro che mi hanno letto, agli appassionati, ai tifosi ed agli amici. Infine, spero pure di aver lasciato ai miei avversari e compagni di voga, un buon ricordo di me.



IL PALMARES
 

REGATA STORICA GONDOLINI
( 28 PARTECIPAZIONI - 16 BANDIERE)
 1 ROSSE 4 BIANCHE  8 VERDI  3 BLU




REGATA STORICA CAORLINE
( 13 PARTECIPAZIONI - 9 BANDIERE)
  2 ROSSE 3 BIANCHE  3 VERDI  1 BLU


REGATA DI MURANO
(29 PARTECIPAZIONI - 25 BANDIERE)
9 ROSSE 9 BIANCHE  4 VERDI  3 BLU






 
REGATA DI BURANO
(29 PARTECIPAZIONI - 16 BANDIERE)
 0 ROSSE 5 BIANCHE  5 VERDI  6 BLU



REGATA DI PELLESTRINA
(20 PARTECIPAZIONI - 14 BANDIERE)
4 ROSSE 3 BIANCHE  4 VERDI  3 BLU



REGATA DELLA GIUDECCA
(20 PARTECIPAZIONI - 12 BANDIERE)
2 ROSSE  BIANCHE  4 VERDI  1 BLU 



REGATA DE LASENSA
( PARTECIPAZIONI - 1 BANDIERA)
0 ROSSE  0 BIANCHE  O VERDI  1 BLU


REGATA DI MESTRE (CANAL SALSO)
(16 PARTECIPAZIONI - 8 BANDIERE)
1976 SU GONDOLE A DUE REMI (DAL MISTRO R. 2° CLASS)
0 ROSSE  3BIANCHE  2 VERDI  3 BLU


REGATA DEGLI ALBERONI
(7 PARTECIPAZIONI - 7 BANDIERE)
1 ROSSE 3 BIANCHE  2 VERDI  1 BLU






REGATA DEI SS GIOVANNI E PAOLO
(2 PARTECIPAZIONI - 2 BANDIERE)
1 ROSSE 1 BIANCHE  0 VERDI  0 BLU


 REGATA DEI SS GIOVANNI E PAOLO (1 REMO)
(2 PARTECIPAZIONI - 2 BANDIERE)
0 ROSSE 1 BIANCHE  1 VERDI  0 BLU


REGATA MISTA DI SANT'ERASMO
(16 PARTECIPAZIONI - 11 BANDIERE)
4 ROSSE 4 BIANCHE  2 VERDI  2 BLU


REGATA DELLA SOLIDARIETA (MIRA)
(5 PARTECIPAZIONI - 4 BANDIERE)
2 ROSSE  1 BIANCHE  1 VERDI  0 BLU


FINALISTA OLIMPIADI DI TOKIO(6°)
"OTTO"


PALIO DELLE ANTICHE REPUBBLICHE MARINARE 
 (8 PARTECIPAZIONI)
5 PRIMI  3 SECONDI 



 LA CARRIERA DA POPPIERE CON I SEGUENTI "PROVINI"
DE NAT PIETRO "TESTA CALDA"
BASTASI BRUNO "TORETO"
VIANELLO GIANNINO "TESTACALDA"
TOSO MATTIA
(GIOVANISSIMO CRESCIUTO FIN DA BAMBINO - 5°)


 LA CARRIERA DA "PROVINO" CON I SEGUENTI POPPIERI
DEI ROSSI ALBINO "STRIGHETA" 
VIANELLO GIANFRANCO "CREA"
DAL MISTRO RENATO "CHINICA"
DEI ROSSI BRUNO "STRIGHETA"
CATANZARO ANTONIO "POSTIN"
TAGLIAPIETRA LUCIANO "PANNA"
VIGNOTTO BRUNO "VELENO"
  
 




...DICONO DI LUI...

GIORGIO CROVATO
Essere “campione del remo” a Venezia ha un significato preciso. Appartiene a questa speciale categoria il regatante che riesce ad affermarsi nella regata più prestigiosa, quella in Canalazzo. Se poi il campione si conferma anche nell’unica competizione su gondole a un remo, prevista dal calendario comunale, quella di Murano, la sua consacrazione è definitivamente affidata alla storia delle regate veneziane. Giuseppe Schiavon, soprannominato Bufalo dai propri tifosi, con le bandiere rosse in Storica e a Murano e le numerose altre conquistate nelle “classiche” di Burano, Pellestrina e Giudecca è incluso tra i grandi campioni del Novecento. Lo stile raffinato, le qualità di atleta, essendo stato anche olimpionico di canottaggio, accanto all’indole nobile e rispettosa, contraddistinguono nella memoria collettiva del mondo del remo il grande Bufalo, regatante muranese.




ALBERTO VITUCCI
Nel 1964, quando Giuseppe "Bepi" Schiavon partecipava alle Olimpiadi di Tokio con l’otto del Gruppo Remiero Murano, avevo otto anni. Troppo pochi per ricordare direttamente quelle gare e quei personaggi quasi mitici che appartengono all’epoca d’oro dello sport. "Bepi" l’ho conosciuto molti anni più tardi. Quando vinse la sua Regata Storica nel 1984, in coppia con il buranello "Panna". E poi quando, appeso il remo al chiodo, si è dedicato ad allenare la figlia Luisella e il genero Rudi Vignotto, entrambi oggi ai vertici della voga. Grande tecnica e grande potenza (per niente lo hanno soprannominato "Bufalo") ma soprattutto grande  sportività. Educazione e disciplina, misura nelle vittorie e dignità senza esagerare nella protesta quando andava male. Patrimonio formato anche nei lunghi anni del canottaggio. Un grande campione, il Bufalo,  ma anche una persona di livello. Un grande vecchio del remo, esempio per i giovani e lo sport veneziano. Molti campioni di oggi  hanno ancora tanto da imparare da lui .



GIOVANNI GIUSTO

 Giuseppe Schiavon “Bufalo” …è sicuramente uno dei soprannomi più azzeccati tra i Regatanti. Bufalo, un grande e forte animale, lento, ma inarrestabile nella sua poderosa e spaventosa corsa. Movimenti ampi e controllati durante l’esuberante sequenza dell’azione, una potenza perfetta e regolare nell’impetuoso, dirompente e ostinato avanzare. Non un cenno di fatica, nessuna esitazione o distrazione, massima concentrazione e controllo, nessun spreco di energia e un unico obiettivo, l’ostinato raggiungimento della meta predestinata : il traguardo. Questo è Bepi Schiavon, “il Bufalo”. Questo è il Schiavon che fin da bambino vedevo e queste sono le immagini che di Lui ancora conservo. Soprattutto quando con la sua inconfondibile vogata ad un remo si distingueva tra le altre nove nella regata di Murano. Una sola passata in acqua contro le due o tre degli altri. Sembrava in passeggiata, eppure dominava …un vero e determinato Campione, un vero Bufalo della Laguna.
Giovanni Giusto
Presidente Coordinamento  Associazioni Remiere di Voga alla Veneta



SAVERIO PASTOR
"Bufalo": essere possente ma mansueto, essere sociale che necessita grandi spazi. Direi che il soprannome di Bepi non poteva essere migliore.
Non a caso lo abbiamo visto protagonista di regate e oggi lo scopriamo anche ciclista... e io lo ricordo anche appassionato di camminate in montagna (ci siamo incontrati al Rifugio Chiggiato, se non sbaglio). Possente, non veloce ma di grandissima resistenza. Chi non lo ha visto alle eliminatorie non ne può aver capito l'essenza atletica: partiva con una lunga potente vogata con un ritmo leggermente più lento degli avversari che però manteneva fino all'arrivo, dopo mezz'ora di sforzo costante; poi si alzava dalla posizione concentrata per mantenere un baricentro basso, tornando il gigante di sempre. Ne usciva sempre come possibile bandierabile.... poi si sa, le regate sono altra cosa e, come dice anche lui qui sopra, entrano in ballo altri aspetti non sempre legati all'atleticità ed alla tecnica. Ho avuto la fortuna di vederlo in bottega nel periodo in cui vogava con "Ciano Panna", mio fedele cliente da sempre. Era un proviere con caratteristiche singolari. Oltre al ritmo particolare usava remi diversi dagli altri: leggermente disassati in avanti piuttosto che indietro, che lo impegnavano maggiormente nelle impalate, con probabile beneficio per il poppiere. La sua indole da gigante buono è largamente condivisa e mi piace quindi l'immagine, qui sopra, dov'è assieme al suo amico giapponese: oltre alla simpatica sproporzione tra i due essa raffigura una grande amicizia che hanno saputo mantenere viva nonostante i lunghi anni e le migliaia di chilometri.... non è da tutti!   Grazie



RENATO DAL MISTRO "CHINICA"
Descrivere Giuseppe Schiavon (Bufalo)? Un amico, un compagno, un atleta con la "A" maiuscola. Fisico asciutto, serio, meticoloso, dalla vogata elegante e possente. L'anno 1973 fu il primo dei campioni che mi diede fiducia e che mi scelse come compagno. La sua personalità mi esaltava e un pò mi intimidiva. Con lui feci subito il salto di qualità. Siamo stati assieme per 7 stagioni, raggiungendo sempre ottimi piazzamenti. Anni meravilgiosi, e ricordi bellissimi. Grazie Bepi Amico mio, della tua fiducia e della tua amicizia che coltivo ancora adesso. Ciao Bepi, Chinica!


GIUSEPPE "BEPI SUSTE" ROSSI

"Bepi" Schiavon è della mia classe, 1941 e abbiamo fatto un piccolo periodo di servizio Militare assieme a La Spezia (vedi foto in un momento di franchigia nella spiaggia di lerici, in alto da sinistra Bepi " Suste ", Giuseppe Schiavon " Bufalo", un amico e il padre di Giampaolo D'Este, Umberto). Entrai nel mondo delle regate quando lui era già un campione affermato. Ricordo un particolare della Regata Storica del 1989 su gondolini quando tagliai il traguardo al secondo posto e i giudici mi declassarono al quarto posto. In un secondo momento quando parlai con Schiavon di questo episodio, poichè lui stava nella mia scia, mi confidò onestamente che la ragione era dalla mia parte. Giuseppe Schiavon " Bufalo" è un uomo di poche parole che con il remo ha fatto parlare di sè.



GIANANTONIO "EL POSTIN" CATANZARO
"Ze stà merito de to papà Massimo se gò podesto far do stagion co Bepi". Eravamo ad una cena con la nostra compagnia e mi disse che se mi sarebbe piaciuto vogare con "Bufalo" avrebbe fatto in modo che succedesse. E così fù! Che atleta magnifico, che cura dei minimi particolari, che puntualità, che cuore, che pazienza in tutte le occasioni e con tutti, che facilità nel rimanere in riga e non scantinare mai in una serata tra amici durante la stagione! Quante cose ho imparato da lui sebbene non fossi stato un neofita della voga. "Me piase vogar co ti perchè sora quea pupa ti stà in ponta de pìe", mi disse. Ricordo ancora il gesto delle due dita sbattute sol polso, allorchè per colpa del "Moscone" (Il motore da 3,5 hp) che non andava in moto, arrivai in ritardo a Murano, in cofano, alla valesana, per l'allenamento... Ricordo le merende giuste che mi portava dopo ogni uscita... Ricordo come mi aprì la porta di casa e la cucina. Era una sera di nebbia fitta e non voleva che rischiassi il peggio rincasando in barca. Un orgoglio essere stato suo compagno ed essergli tuttora amico!



GIUSEPPE "BEPI" FONGHER

Un campione che ha rappresentato ed è stato il riferimento per tantissimi anni di un'intera isola. Ha sicuramente ottenuto molto meno di quanto avrebbe meritato in quanto a risultati, anche se ha lasciato il segno in quanto a stile e tecnica di voga. Avversario sempre temuto per anni era l'equipaggio di riferimento da battere. Ci siamo incontrati ormai alla fine della nostra carriera ma ho avuto modo di divertirmi ugualmente con lui: In particolare un anno dopo aver remato sempre a poppa gli ho chiesto di remare “centrobarca” a prua per la Regata Storica delle Caorline. Lui accettò la sfida e con pochi giorni di allenamento a prua ha fatto la differenza portando con la sua classe il nostro equipaggio a vincere.


PALMIRO FONGHER
Ricordo con piacere la figura di "Bepi" Bchiavon. Persona rispettosa e gradevole nei rapporti interpersonali con la quale non ci sono mai stati problemi a livello di umana convivenza. Un amico. Come regatante ho sempre ammirato il suo stile sopraffino, l’eleganza e sopprattutto la correttezza in gara, il rispetto per gli avversari ed il modo con il quale superava la rabbia causata da un torto subìto. Il rammarico per non aver avuto almeno un’esperienza con lui come “provino”, di non aver fatto una stagione con lui. Ipotesi che in un certo momento era nell’aria.



FRANCO "STRIGHETA" DEI ROSSI
“Bufalo”? Un regatante che ha dimostrato, parlando poco, grande stile, potenza fisica ed estrema correttezza prima, durante e dopo ogni gara! E disappunto per lui in quanto, dai racconti in questo caso rabbiosi di mio padre (Albino Dei Rossi “strigheta”, n.d.r.), è incappato, come suo “provino”, in quello che forse è stato l’unico errore commesso in una carriera così importante come la sua! Nel 1970 vide in lui le caratteristiche ideali per diventare un gran motore e lo convinse a girarsi di banco. Superate in scioltezza le eliminatorie per la Regata Storica, in gara, appena fuori dalle corsie, “gigio strigheta” col gondolino rosso lo portò inspiegabilmente a “torzion sora san giorgio” lasciando campo libero a “bepi” Fongher-Sergio “ciaci” Tagliapietra e facendosi infilare anche da Palmiro Fongher-Giannino Vianello “testacalda”. La quarta bandiera fù de i fratelli Bruno e Benito Vignotto.



FABIO ZANE
Ho sempre ammirato lo stile di voga di "Bepi" Schiavon. Quello che mi è rimasto impresso di più è la sua vogata perfetta ed elegante. Ma la cosa che mi colpiva era l'autocontrollo che riusciva ad avere in qualsiasi circostanza di regata, sia in partenza, sempre molto concentrato, sia durante la gara. E mai si lasciava prendere e distrarre dai vari intoppi che ci potessero essere stati durante una regata. UN VERO CAMPIONE!!!






PER INGRANDIRE GLI ARTICOLI
CLIC COL TASTO DESTRO SOPRA L'IMMAGINE 
SELEZIONARE "APRI IN UNA NUOVA FINESTRA" 
USARE LO STRUMENTO "LENTE" CHE APAPRIRA'


L'ARTICOLO DELLA VITTORIA IN STORICA (1966)..........E QUELLO SULLA   REGATA DI MURANO (1970)                                                                                                    



LASCIATE IL VOSTRO COMMENTO, RICORDO, ANEDDOTO O SALUTO NELLA SEZIONE "COMMENTI" QUI SOTTO



 
1970 "STRIGHETA" & "BUFALO": VERSIONE ELABORATA  



1970 "STRIGHETA" & "BUFALO": VERSIONE INTEGRALE 


45 commenti:

Anonimo ha detto...

complimenti splendido servizio ,grande MASSIMO continua cussì ,proprio un inportante archivio de campioni

Anonimo ha detto...

Grazie Massimo, servizio perfetto ed esaustivo, anche per chi non ha avuto la fortuna di vederlo vogare od averlo avuto come avversario.
Se riesci cerca qualche "frammento" video per comprenderne lo stile di voga e completarne il profilo che hai fatto
Ancora. C O M P L I M E N T I!!!!!
Ciao
Antonio Trombetta

Roberto Agostini ha detto...

Bella idea , bellissimo ed impegnativo lavoro. Grazie da parte mia e dal gruppo giovani della Canottieri Mestre.

Gigio Zanon ha detto...

Bea Lillo! Questa ghe voleva! Metili tuti sti nostri campioni. Xè lori la storia de la nova Venessia.

Antonella Fassina ha detto...

Infatti......non ho perso bellissimo ritratto....... Caro Massimo come dici tù Schiavon è un modello da imitare......

Walter Armani ha detto...

Grandissimo Campione. Grandissimo.

Marco Zanon ha detto...

Grazie Lillo per il tuo bel articolo e credo che tutti ci auguriamo di leggerne tanti altri . Il mondo della nostra voga ha dato tanti bei atleti e tante storie da raccontare peccato che oggi molti non se ne interessino più .
Credo che il declino di questo sport sia iniziato con l'esodo dei veneziani , gli unici che dovevano rimanere custodi di quest'arte e tradizione secolare .

Adriano Dabalà ha detto...

GRAZIE MASSIMO E CHI PER TE INCLUSA LA GLORIOSA REMIERA.Che belle immagini e che spettacolari ricordi. Purtroppo il vero periodo della regata in voga alla veneta e non tra i tribunali. Ciao

Canottieri Treporti ha detto...

Belle parole per un campione che si ricorderà negli anni non solo per i risultati, ma per l'umiltà che sempre più raramente si vede negli atleti di oggi. Aspettiamo con ansia un piccolo video in cui si possa ammirare tanta tecnica e grazia di voga...grazie Massimo per il lavoro bello e accurato e grazie a tutti i campioni del passato che permettono ancora oggi di rivivere belle emozioni nelle leggende ormai nostre, che mai speriamo andranno perdute.

Paolo Cuman ha detto...

grazie bellissimo!

Gabriella Lazzari ha detto...

Non sono abbastanza titolata per commentare questo campione però posso dire che ho avuto il piacere di conoscerlo quando mi allenavo a Murano: una gran bella persona, riservata e sempre gentile nei miei riguardi. Ha un palmares di tutto rispetto e amici che gli vogliono un gran bene! Mi pare il massimo! Un saluto speciale a te, amico Max! Ciao e avanti tutta!

Luca D'Alpaos ha detto...

Ciao Massimo,
Complimenti per l'articolo su "Bufalo".
Veramente ineressante.

Ciao

Luca D'Alpaos ( muranese doc)

Ferruccio Cristante ha detto...

Il più completo dei nostri regatanti, tanto da prora che a popa: se avesse continuato con il grande "Gigio STRINGHETA" non ci sarebbe stato più storia pernessuno...............COMPLIMENTONI a Bepi SCHIAVON. CIAO BEPI........ora anche ciclista.

Alberto Vitucci ha detto...


Massimo, che grande lavoro hai fatto!!! davvero bello, anche dal punto di vista grafica, qusi commovente in alcune parti. Dovuto a un grande campione di scuola come Bepi. . Bravissimo. Appena riesco ti scrivo qualcosa. Complimenti e a presto.

Massimo Veronese ha detto...

Ti me fà deventar rosso!!! Naturalmente vorrei condividere questi complimenti con Luisella Schiavon e lo stesso Bepi per la solerzia con la quale hanno appoggiato questo progetto e fornito il materiale!

Un appasionato ha detto...

Ciao Massmo, ho un vecchio video anni 70, riportato su dvd nel quale ci sono la coppia Bufalo-Gigio Strigheta durante un allenamento davanti ad una vecchia Burano. Sto cercando di inviartelo per mettere la cosiddetta ciliegina sulla torta a questo splendido e dettagliato blog su BUFALO e poi per regalare forti emozioni ai figli di Gigio che sicuramente tale video non l'hanno mai visto come il 99.99% dei lettori del blog.

Chiara Curto ha detto...

Bellissimo lavoro e bellissima iniziativa che rende merito non solo al grande Bepi Schiavon ma a tutto il mondo della voga.
Un saluto a Bepi! Ci vediamo in remiera!

Unknown ha detto...

bravo Massimo bellissimo servizio, spero che continui far conoscere a tutti i campioni del passato. Complimenti a te e al grande Bepi vero campione nello sport e nella vita quotidiana.
Roberto Fagarazzi

Anonimo ha detto...

Grande Massimo!
Ottimo lavoro di notevole spessore professionale...ma anche pieno della passione che ti anima.
Continua a... portare nel futuro le storie dei Campioni della Voga...esempi unici di vita e di sport per i giovani.
È una missione che condividiamo e sosterremo sempre.
Un abbraccio.
sero

silvano seronelli
vicepresidente
RSC Bucintoro 1882
vicepresidente
RSC Bucintoro 1882

Anonimo ha detto...

aspettiamo un servizio sul più grande campione dei tempi nostri che è sicuramente Roberto Pancera, ovvero colui che fregherà tutti!

Ivana Bernardi ha detto...

Bufalo il nostro Muranese!!!!!

Massimo Veronese ha detto...

...intanto godite questo e ...grazie a tutti per i complimenti...

Joska Collavini ha detto...

Bufalo, el nome dixe tutto!!! Tutti mi hanno sempre parlato di lui come un grande campione ed un grande tecnico..!!! I risultati ne danno conferma e di certo non era UNO qualsiasi all'epoca...! Grande stima e Rispetto. Dopo un Palmares del genere si possono come minimo fare i complimenti a Bepi per i risultati ottenuti! E complimenti anche a te massimo per l'impegno e la presentazione che hai tenuto! ciao

Giampaolino... ha detto...

COMMENTO SOGGETTO A MODERAZIONE

Bel articolo del bufalo.Se podaria fare un articolo anche su la piu granda coppia de la storia de la voga! ROSASALVA-CLEUT! cussi lo ricordemo anca elo,povaro ferucieto! ciao massimo veronese, te si sempre bravissimo su ste robe, ne voria gente come ti.

Unknown ha detto...

Sono convinto che per essere campioni non basta ottenere le soddisfazioni agonistiche che ho avuto la fortuna di togliermi. Etica, comportamenti, rispetto degli avversari e delle regole, umiltà nella vittoria, dignità nella sconfitta! Questi sono i valori che ho sempre perseguito per me stesso ed insegnato ai più giovani. Nello sport come nella vita.
Mi sono piaciute molto queste frasi. Grazie della tua testimonianza. Sono anch'io un appassionato della bici oltre che essere un gondoliere e affascinato dai regatanti e dai loro sacrifici e amore che provano per la voga. Grazie!
Emanuele Tagliapietra (Rocambole)

Lucia Diglio (Presidente R.S.C Bucintoro) ha detto...



Complimenti per l'idea! Credo che sia importante portare a tutto il mondo della voga testimonianze di vita e di sport come quella del grande Bepi. Esempio di atleta modello sin da giovanissimo, ciò che colpisce di lui, dal momento in cui si dedica alla voga veneta, e' il suo fair play che ne contraddistingue l'intera carriera sportiva e la vita. Grande campione di canottaggio e di voga alla veneta ha saputo trasmettere generosamente i suoi valori e i suoi segreti: anche questo fa di Bepi un grande esempio per tutti gli sportivi.
Mi piace dire sottovoce che fa parte anche della nostra storia.
Lucia Diglio
Presidente RSC Bucintoro 1882
presidente@bucintoro.org

Luisella Schiavon ha detto...

Ciao Massimo i complimenti vanno a te perchè hai fatto veramente un bellissimo lavoro come si dice da "pelle d'oca"! Grazie da parte mia e di mio papà.


Massimo Veronese ha detto...

..i complimenti vanno a chi ci ha permesso di riempire d'inchiostro le pagine di questo "libro"... :-)

mik ha detto...

complimenti a MASSIMO per el servizio fatto ,per la passion kel ghe mette ,e questo xè el risultato la valanga de commenti positivi ke lo gratifica,spero ke sia l'inizio de na lunga serie de campioni degna come i vari libri de regate e regatanti,ti xè un gran giornaista,to papà ne sarìa fiero,x come ti conduci stò blog,de vital importansa x i tanti appassionai de voga.BRAVO MASSIMO

gradovoga ha detto...

Grande Massimo... bellissimo articolo a un atleta che ha fatto la storia del mondo della voga...

Lorenzo Falcier ha detto...

Complimenti l'ho letto tutto d'un fiato,non vorrei sbagliarmi ma nella storica giovani 1986 primi classificati rudy vignotto e paolo schiavon...puo' essere?

Massimo Veronese ha detto...

...togli il "puo' essere"... "E'" Ho visto la foto a casa di Bepi venerdì che sono andato a trovarlo...

Lorenzo Falcier ha detto...

Stai facendo un grande lavoro continua cosi'!visto che lo sport principale di venezia(eh si miei signori!)e' sempre stato snobbato (Guardatevi il palio a siena)leggere queste testimonianze a noi che questi grandi campioni li abbiamo visti vogare oltre che far piacere ci fa' rimpiangere gli anni d'oro delle regate,p.s tra' 10 anni xe' finio tutto.

GIUSEPPE SCHIAVON ha detto...

Mi sono emozionato e commosso nel ricevere tanti commenti di stima e ammirazione anche da persone che non ho avuto il piacere di conoscere personalmente. VI ringrazio tutti per non essere stato dimenticato. UN ABRACCIO A TUTTI E UN SENTITO GRAZIE.

Anonimo ha detto...

grande uomo grande eroe grande persona.da imitare nella vita e nello sport.senza di te la mia vita non avrebbe senso.grazie bepe bufalo sei un mito

Claudio Lojacono ha detto...

Bellissimo lavoro che rende onore ad un uomo sportivo con la " esse maiuscola.
Complimenti
Claudio Lojacono

Luca ha detto...

Veramente splendido! Complimenti a Bepi Bufalo. Luca

elisa veronese ha detto...

...Bepi, un grande sportivo, un grande padre,un grande uomo...complimenti, un ottimo lavoro , emozionante come pochi!ps:affiancanto da luciana, una grande donna....vai "bufalo"!

elisa veronese ha detto...

...Bepi, un grande sportivo, un grande padre, un grande uomo....complimenti, un ottimo lavoro, emozionante come pochi...PS:"bufalo" sei affiancato da luciana, una grande donna...vai bepi!

岡空 Yuichiro Okasora ha detto...

Setti. Official Website
Prima di tutto io rendo un omaggio per il grande merito e l’infinica passione di
Giugeppe “ Bufalo” Schiavon per Regata Storica di Venezia.
Sono contento molto che ho guardato qualche servizio e le rievocative fotografie,
specialmente quando ho trovato il mio nome e le mie notizie, questi hanno fatto
una profonda impressione sul mio cuore.
Come lui scrive abbiamo conosciuto nel villaggio olimpico in 1964 a Tokyo avevamo
22 anni, allora io lavoravo a un negozio delle scarpe sportivi nel villaggio si chiama
“Onitsuka” presente nome della societa “asics”.
Mi ricordo che ho servito in maldestro italiano e lui ha comprato un paio di scarpe
non ottieni uno sconto agiatatamente.
Dall’ occasione ha cominciato la nostra amicizia, infatti ha finito la loro gara per le
spese di macchina fotografica ho acconpagnato un negozio che pratica sconti e ho
aiutato il turismo a Tokyo con i suoi colleghi.
Da allora in poi e’ passato mezzo secolo, il periodo abbiamo visto due volte in Italia
e ogni volta ho ricevuto la sua massima ospitalita.
Prossima volta mi auguro che ci ritrovariamo in Giappone certamente insieme la sua
moglie Luciana, voglio ricambiare il favore di Giuseppe e la sua famiglia.
Io spero che il successo di movimento del invito per I giochi olimpici, io chiedo per i
tutti del mondo che grande appoggio per la realizzazione “Olimpiadi di Tokyo 2020”
Dal Giappone Yuichiro Okasora

Massimo Veronese ha detto...

No, non voglio correggere il suo italiano. Si capisce bene lo stesso! Ed i nostri lettori appezzeranno il suo sforzo di scrivere nella nostra lingua! Sono felice che le abbia fatto piacere essere ricordato da "bufalo" nel nostro servizio. Spero di conoscerla quando tornera' a Venezia. Massimo Veronese

Anonimo ha detto...

Quanti ricordi in queste pagine di storia della voga. Dei grandi batticuore quando io bambina e tu già giovanotto ti presentavi al via delle regate. E io come una matta gridavo dalla barca "dai Bepi, forza che ce la fai". Eri lento in partenza ma poi con la tua vogata "speciale" ed unica passavi avanti a tutti, ero così felice specialmente quando entravi nella nostra Murano sulla gondola ad un remo. Dalle fondamente, allora piene di gente, tutti ti applaudivano. Quanti ricordi, dalla mamma e papà che non venivano mai a seguirti perchè soffrivano nel vederti così stanco e sudato dopo tante fatiche. Ti aspettavano a casa pronti a fersteggiarti con una "bottiglietta" di vino buono assieme ad amici e sostenitori comunque fosse andata la regata. Quanti pianti, quando sei partito per il militare e poi a Tokio, avevo paura saperti così lontano. Sono felice che finalmente qualcuno si sia ricordato di te e ringrazio di aver l'opportunità di scrivere in questo spazio le cose che a volte sembrano scontate. Sei stato il mio campione e lo sarai sempre, un esempio per tutti. Grazie Bepi per le forti emozioni che mi hai dato. Ti voglio bene
Rosella Schiavon

UN AMICO ha detto...

Grande Yuchiro, tu si che sei un Vero Amico! Il tuo commento era l'anello mancante di tutta questa enorme storia-carriera. Mezzo secolo di amicizia, è una vita. Chissà quanti VI invidiano, chissà quanti non sanno l'esistenza di certi valori. Bufalo di te è sicuramente fiero. Massimo: sono anni che gestisci questo splendido blog e io sono uno dei tanti che giornalmente apre e legge qualunque articolo, qualunque commento ma da così lontano nessuno aveva mai scritto! Ho avuto più occasioni per conoscere l'amico Bepi e lo stimo molto ma se è arrivato dall'altra parte del mondo penso che oltre ad essere un grande Atleta sia anche un Grande Uomo.

Mauro Bon ha detto...

Ciao Massimo, complimenti per il tuo lavoro, hai avuto un'ottima idea e grande professionalità.
Complimenti al grande Bepi ; ho avuto la fortuna di vogare diverse volte con Bepi e se ho imparato qualcosa nella voga alla veneta penso che buona parte del merito vada a lui per i suoi suggerimenti preziosi. A Murano quando si facevano le regate quartierali dei ragazzini (de Poldo) era per noi un grande onore essere premiati dal campione isolano.
Bravo bepi !!!

A modo mio ha detto...

Ecco, sul mio blog, il commento al post. Cliccate il link http://voga-amodomio.blogspot.it/2013/02/la-normalita-sconosciuta.html