di Tarcisio Sanavia
Lido, mattina ottobrina, un po’ umida ma non fredda; per terra la brina lasciata dalla notte. Il bando fissava per le ore nove il ritrovo e per le dieci e trenta la partenza della Regata. Soci veterani, alcuni dei quali reduci dalle regate comunali appena terminate, e soci impegnati per la prima volta in una regata sociale, sono pronti a salire sui sandoli all’ora stabilita. "Impenolate" le forcole e posti i remi sugli scalmi sporcati frettolosamente con un po’ di "seo", gli equipaggi si avviano, lemme lemme ma in perfetto orario, verso la linea di partenza posta all’altezza del depuratore di Malamocco. Qualcuno continua a ripassare mentalmente i consigli dati, nel corso degli allenamenti, dai veterani: mano interna mai serrata saldamente al remo e, nella fase di richiamo, posizionata all’altezza dell’ombelico; gomito del braccio interno ben appoggiato al busto nella fase di spinta; mano esterna a comandare e ad ìmpalare violentemente il remo in acqua; gamba anteriore sempre piegata e caricata sotto il peso del corpo; busto in avanti e tallone della gamba posteriore mai appoggiato al "tappo"; spinta in avanti del remo seguendo, nella fase di estensione, il bordo della barca; movimento di spinta effettuato senza mai cadere in forcola; gomiti mai al di sotto della linea del remo e spalle leggermente disallineate a seguire - parallelamente – l’inclinazione del remo … ma quante sono le cose da ricordare…. Qualcun altro, invece, comincia a studiare gli avversari, perché è convinto che non si vince solo se si è più forti, ma se si riesce a studiare e a sfruttare le loro debolezze. “Pronti, stai qua, bianco vien ‘vanti, stè fermi, rosa dove ti va, rosso, rosso….. Via!” Il giudice di gara dà la partenza dalla barca appoggio. Prende subito la testa il sandolo viola seguito dal verde, nelle retrovie un po’ di bagarre. Alla fine, sulla linea di arrivo posizionata all’altezza della sede sociale del Club Nautico San Marco, giungono il viola, il verde il marrone e il rosa. Terminata la regata i trentasei regatanti, stanchi ma contenti, sono scesi dalle imbarcazioni innescando qualche polemica e recriminazione. Elementi questi che nel mondo della voga, anche ai livelli amatoriali, non possono mancare mai, un po’ come il sale nella minestra. Ogni lamentela però viene subito sopita dallo spirito di amicizia e sportività che ha contraddistinto l’intera manifestazione. Dopo i tradizionali saluti e ringraziamenti del Presidente Ivano Seno e la premiazione dei vincitori con le sfavillanti bandiere, la festa è continuata con il ricco buffet offerto dalla Società a tutti i presenti. Al termine della festa la piena soddisfazione era visibile sul volto di ciascuno… e qualcuno… cominciava già a pensare … alla prossima regata…
LA CLASSIFICA
1°
FONGHER GIAN LUIGI – VIANELLO DAVIDE –DE BIASI MASSIMILIANO – ARDIT ROMINA
2°
SCARPA ALESSIO – GIOVANNA ZENNARO – BONINI MICHELE – BERTON ELENA
3°
SENO IVANO –LOMBARDO LUIGI – CAMPANATI VALENTINA –BERTOLI MANUEL
4°
FONGHER BEPI – MAO ANNA – CARLI MONICA – PUPPOLA GIORGIO
1 commento:
Tarcisio Sanavia sei il redattore più ganzo e il regatante più scarso che ci sia
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