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lunedì 19 marzo 2012

6^ FAZIOLADA IN BARENA: CHE MAGNIFICA SCAMPAGNATA!!!






LE FOTO DI MANUEL "CHINGON" ZAMATTIO...VAI...!!!











di Massimo Veronese



Ortolani delle isole e dei litorali, pescatori e trasportatori in genere, avevano come unico punto d'arrivo "Rioalto" ed il suo mercato per poter smerciare i loro prodotti. Tutto si svolgeva a remi. Chi primo arrivava poteva dettare prezzi e condizioni (forse da qui l'origine delle regate di voga veneta). E così i contadini del Cavallino ed i pescatori di Burano, godevano nell'usufruire della marea crescente che li sparava "a secondon" nel cuore di Venezia via porto. Talvolta però le condizioni meteo rendevano rischiosa quella via d'acqua ed allora usufruivano del "Canal Trezzo", ampiamente navigabile, che univa Burano a San Francesco del Deserto e Sant'Erasmo. Protetto da alte "barene", offriva ai naviganti una certa sicurezza nel loro andare. Ora il "ghebo" è meta di bagnanti ed atleti che lo usufruiscono come palestra per i loro allenamenti vista la "bonaccia" che offre in qualsiasi condizione meteo. E' qui che una decina d'anni fà Remiera Casteo ha deciso di piantare il suo "capitelo" che è diventato faro e punto di riferimento per i naviganti lagunari. E' qui che ogni anno desideriamo riunire quanti più amici possibili per passare una mattinata distensiva. Anche ieri si è ripetuto il peregrinaggio in barena assieme agli atleti di Canottieri Querini, Remiera Francescana, Canottieri Cannaregio, G. R. Voga Veneta Mestre , D.L. Generali e di altre persone che andavano a remi e si sono unite a noi. Tutti assieme abbiamo raggiunto la mèta e piantata la restaurata icona. Ci ha pensato Don Filippo del patronato salesiano Leone XIII di Castello ad unire i presenti in raccoglimento impartendo loro ed al manufatto la sua benedizione. L'alzaremi ha sancito la fine di quel momento e poi tutti sul piazzale di Sant'Erasmo "baracca" dove la proverbiale "pasta e fazioi" dell'insuperabile Dino Righetto è diventata motivo per scambiare opinioni con gli amici di tutte le remiere presenti. Nel darvi appuntamento ad un paio di settimane prima di Natale per ripetere l'esperienza, vi lasciamo con il motto impresso a scalpello sotto il "capitelo" dedicato alla Madonna:



"TRA VENESSIA E BURAN EL MALTEMPO INFURIAVA
MA EL CANAL TREZZO SEMPRE A CASA NE PORTAVA"



ALCUNE IMMAGINI DI SIBYLLE LOHAUSEN



















LE FOTO DI MANUEL "CHINGON" ZAMATTIO...VAI...!!!




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