STEFANO PERON E ANDREA SECCO
Si è conclusa con un finale degno di una commedia all'italiana l'incresciosa vicenda del pupparino fantasma alle eliminatorie per la Regata di Redentore-Uomini su pupparini.
IL FATTO
Andrea Secco e Stefano Peron, con il secondo miglior "terzo tempo" delle tre batterie in programma giovedì 5 giugno, conquistano il diritto di far parte dei ruoli della suddetta regata prevista per domenica 17 giugno 2011. Come di consueto, raggianti dalla felicità per il risultato ottenuto, allorchè dal pontile dei cronometristi e della giuria di eliminatoria chiamano i poppieri degli equipaggi qualificati per il sorteggio dei colori dei pupparini, il responsabile dell'ufficio regate annuncia loro che non ci sarebbe stata regata per loro! Apriti cielo! Era successo che, senza darne notizia ne ai regatanti, ne ai mezzi di stampa e tanto meno ai siti specializzati, un funzionario del comune aveva fatto un'integrazione al bando di concorso in data 1 luglio 2011. L'integrazione prevedeva che due barche fossero state escusiva dei regatanti under 25 in luogo di una sola prevista dal bando stesso. Ripetiamo, senza darne notizia a nessuno. A confermare tutto ciò il fatto che Federico Busetto e Alvise Nardin, i giovani che avrebbero dovuto godere del diritto di ritirare il pupparino, non erano presenti al sorteggio dei colori a differenza di Joska Collavini e Said Rusciano, primi della batteria loro dedicata. Le grandi proteste sul pointile da parte di Secco e Peron hanno convinto gli organi competenti a riunirsi per risolvere il caso stamattina stessa, venerdì 7 luglio.
LA SOLUZIONE
L a soluzione da commedia all'italiana appunto! Presenti la dirigenza dell'Associazione reganti, i responsabili dell'ufficio regate e i due atleti interessati, ci è stato riferito che il caso è stato rocambolescamente risolto con l'annullamento dell'integrazione al bando. L'importante è stato che sia il signor Kleut, il funzionario dott. Pillinini contattato telefonicamente ed il presidente dell'Associazione regatanti Benito Vignotto, abbiano riconosciuto il sacrosanto diritto della coppia giudecchina (presente con una lettera di ricorso) di prendersi quel pupparino marron con il quale si giocheranno, tra le mura amiche, la possibilità della conquista di una bandiera, domenica 17. Tutto è bene quel che finisce bene ma vista da lontano sembra che qualcosa da cambiare a livello di trasparenza nelle decisioni prese, ci sia.
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