Nell’approssimarsi della Regata Storica 2011, il Consiglio direttivo dell’Associazione desidera fare il punto della situazione sul lavoro svolto.
Alla fine del 2010 l’ambiente della voga era alquanto deteriorato: le polemiche conseguenti alla Regata Storica avevano disaffezionato non poche persone, tra cui tifosi, regatanti stessi, fiancheggiatori, sponsor e classe politica.
In questa situazione, in cui l’argomento regata cominciava a destare più un senso di insofferenza che un segno di curiosità e rispetto per i protagonisti, era indispensabile trovare qualche iniziativa che desse una “sterzata” positiva all’ambiente, in modo da catalizzare nuovamente gli interessi della città.
Con quest’ottica abbiamo affrontato il lavoro per la riformulazione del regolamento, eliminando la Commissione tecnica, demandando parte dei suoi compiti ai Giudici di gara ed affidando la formulazione della batterie di selezione ad un sistema automatico computerizzato tale da evitare sospetti di parzialità.
Purtroppo in sede di approvazione da parte del Consiglio Comunale, l’originaria stesura del nuovo regolamento è stata contro il nostro volere parzialmente modificata su suggerimento di vari consiglieri, anche se la struttura innovativa è per la maggior parte rimasta quasi inalterata; tali modifiche, a dire il vero, ancorchè fortunatamente limitate, hanno già creato non lievi problemi.
In seguito alla approvazione del nuovo regolamento ci siamo attivati per tentare di rinnovare il Corpo arbitrale, obbiettivamente “anziano”; grazie anche agli stimoli dell’Associazione, numerosi sportivi hanno aderito agli inviti, ed è stata istituita per la prima volta una scuola di avviamento all’arbitraggio; fino ad adesso sono state tenute una decina di ore di lezioni; prima della Storica è previsto un incontro tra tutti i regatanti, i Giudici e la Commissione Tecnico Disciplinare, in modo che finalmente si possa conoscere in modo univoco quali siano i criteri di interpretazione del regolamento e quindi come ci si debba comportare in regata..
Nel frattempo, il momento di particolare difficoltà economica del Comune aveva fatto ipotizzare l’annullamento delle regate di S. Erasmo e di Malamocco. Grazie alla fiera opposizione dell’Associazione (che tra l’altro ha reperito gratuitamente anche il “cordino” di S. Erasmo), siamo riusciti a mantenere inalterato il calendario.
Abbiamo poi insistito con il personale del Cantiere perché venissero applicati paioli fissi sulle caorline e sulle gondole della seconda muta, in modo da garantire una maggior conservazione delle imbarcazioni, altrimenti avviate ad un rapido disfacimento a causa di improvvide esagerate chiodature da parte di improvvisati regatanti.
Abbiamo raccolto, come di consueto con giusto anticipo e secondo una oculata programmazione, le conferme di una serie di piccoli sponsor per la Regata Storica 2011, cosicchè anche per quest’anno dovrebbe essere certa una integrazione dei premi per i bandierati delle quattro regate.
Sul problema dei premi si è focalizzata fin dall’inizio di stagione l’azione dell’Associazione: la “catastrofe” finanziaria del Comune purtroppo si è trasmessa a cascata anche sulle regate; ancora in questi giorni l’Assessore sta tentando di trovare il sistema di integrare almeno simbolicamente i premi delle prime due regate di Mestre e della Sensa.
Ci siamo poi interessati al criterio di individuazione degli sponsor; su nostra espressa richiesta si sono tenuti, alla presenza dei rappresentanti dell’Associazione, alcuni incontri tra l’assessorato alla Tutela delle Tradizioni e Venezia Marketing Eventi. Questi incontri – è la nostra speranza - sono serviti a dare un certo stimolo a chi si deve occupare di tali ricerche.
Siamo in attesa di conoscere i risultati di tali ricerche per la Storica 2011. Se non ci saranno soddisfacenti risultati concreti, come Regatanti e come cittadini pretenderemo di sapere cosa esattamente sia stato fatto e non fatto al fine di rilevare eventuali responsabilità.
Notevoli preoccupazioni sono poi venute dal funzionamento dell’Ufficio Regate, attualmente non all’altezza delle sue tradizioni. Nonostante molteplici riunioni con l’Assessore ed il Dirigente, la situazione pare davvero allarmante: il pensionamento di un impiegato, il trasferimento chiesto ed ottenuto da un altro, l’annunciata poi revocata e ora forse dilazionata richiesta di pensionamento da parte del coordinatore dell’Ufficio stesso, sembra rendere difficile una efficiente immediata operatività, e d’altro canto pare difettare una corretta pianificazione organizzativa anche in prospettiva futura: pare si vada avanti alla giornata, senza un piano preciso, e dall’esterno si percepisce una avvilente sensazione di disorganizzazione, cui la buona volontà di qualche singolo, peraltro ancora privo della necessaria esperienza, tenta di ovviare.
La complessità dello scenario apertosi in questo 2011, accompagnata dalla disastrosa situazione economica generale, dunque, ci ha posto nella situazione di dover tentare di collaborare per salvare il salvabile; in questo senso il Consiglio ha lavorato fino ad adesso intervenendo attivamente anche a supporto dell’Ufficio, soprattutto operando in stretto contatto con l’Associazione Cronometristi che, da sola, con ammirevole senso di sportività, sta gestendo tutto l’innovativo sistema di punteggio degli atleti.
Ci è parso tuttavia che, a distanza di mesi, ben poche cose siano cambiate e non vorremmo che tutte le nostre fatiche potessero venir interpretate come un nostro sostegno, appoggio ed approvazione ad una situazione che non ci aggrada e che in realtà non siamo riusciti fino ad ora, se non per qualche piccolo aspetto, a scardinare.
Restiamo dunque in attesa di un segnale forte e concreto: ma poiché ogni pazienza ha i suoi limiti, invitiamo fin d’ora tutti i regatanti, gli sportivi e gli appassionati di Regate a tenersi pronti, nell’ipotesi in cui tale segnale non giunga, per manifestare uniti e compatti il nostro vivo disappunto per una situazione che vede il mondo delle regate indegnamente trascurato.
Il Consiglio direttivo dell’Associazione Regatanti
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