.

venerdì 27 maggio 2011

LA RISCOPERTA DELLA VOGA ALLA VALLESANA

di Enzo Pedrocco

Su di me, facendo mie le parole di un noto poeta,ho solo indizi. Piuttosto vaghi e per giunta anche assai contraddittori...



Erano pochi, anzi, senza tema di esagerare, pochissimi fino a qualche tempo addietro i veneziani che sapessero vogare alla vallesana con la dovuta perizia. In genere si trattava di qualche anziano piuttosto avanti con gli anni e la cui infanzia e giovinezza si erano svolte, suo malgrado o per fortuna, in una Venezia precedente il boom economico e il conseguente avvento della motorizzazione di massa, in cui era giocoforza soprattutto per le categorie meno abbienti sapersela assolutamente cavare, sia per poter portare a casa la pagnotta che per svagarsi quel poco che era consentito, con le diverse tecniche della voga veneta. Da alcuni anni a questa parte, tuttavia, le cose sembrano essere totalmente cambiate. Non solo infatti, rispetto un tempo, è divenuto assai più frequente, in laguna o nei canali del centro storico, imbattersi in provetti vogatori alla vallesana, ma, quel che più colpisce maggiormente, è che essi siano, a differenza di un tempo, soprattutto giovani. E, non di rado, addirittura giovanissimi. Tutti appartenenti, per lo più, alle associazioni remiere del centro storico o della vicina terraferma. E ciò, oltre a confortare almeno in parte tutti coloro che paventavano, fortunatamente a torto, che la nefasta passione per i moderni e velocissimi barchini a motore, assai diffusa tra i giovani e giovanissimi, fosse ormai destinata a farla definitivamente da padrona fra le passioni di questi ultimi, ci fa capire ancora una volta di quanto sia utile e meritorio, ai fini della trasmissione delle nostre più peculiari e belle tradizioni alle generazioni veneziane più giovani, l´operato delle società remiere.



Non sempre riconosciuto come, e quanto, sarebbe doveroso fare.




ALESSANDRO DE POL: UNO DEI PIU' FORTI SPECIALISTI DELLA VALLESANA


1 commento:

A modo mio ha detto...

Bah... io ricordo giovani vogare alla valesana 10 anni fa', 20 anni fa', 25/30 anni fa' (di più non posso perché ero troppo piccolo per ricordare). Adesso forse è aumentato il numero di praticanti "agonisti" anche perché ci sono più regate alla valesana di un tempo.
Se torniamo agli anni del dopoguerra, i giovani che vogavano alla valesana c'erano comunque, almeno stando a sentire chi li vedeva in laguna.
Che poi le società di voga svolgano un ruolo di promozione e di recupero di aspetti tradizionali è innegabile (basta contare il numero di regate alla valesana degli utlimi anni) ma il quadro descritto mi sembra un po' esagerato.
Senza nulla togliere all'autore del post.