I BANDIERATI REGATA STORICA GONDOLINI 2009
VIGNOTTO RUDI - VIGNOTTO IGOR * BERTOLDINI ANDREA - VIANELLO MARTINO
MARZI GUGLIELMO - BREGANTIN GAETANO * VALENTINI GIANNI - SABBADIN TIBERIO
MARZI GUGLIELMO - BREGANTIN GAETANO * VALENTINI GIANNI - SABBADIN TIBERIO
di Massimo Veronese
Dal 1964 la "Partigiana", monumento dello scultore Augusto Muurer dedicato alla resistenza al femminile, giace sdraiata con la testa appoggiata ad un braccio su un bagnasciuga in pilastri di marmo a Riva dei giardini di Castello o della Biennale che dir si voglia, tradizionale partenza delle quattro specialità remiere della Regata Storica. Ogni prima domenica di settembre emula il miracolo di San Gennaro targato Napoli. Non si scioglie come il sangue del più amato santo partenopeo ma và in brodo di giuggiole quando sente che sta per partire la regata dei gondolini. La frenesia raggiunge livelli da bollino rosso, si mette sulle ginocchia e faticosamente si alza in piedi e commossa partecipa all'ennesima magia veneziana. 18:10, due vogatori a bordo del gondolino bicolore destinato all'equipaggio di riserva, guardano i colleghi che di lì a poco si daranno battaglia a colpi di remo per entrare nella leggenda. Sconsolati si rendono conto che anche l'ultimo barlume di speranza nella possibile defaillance di qualcuno, si spegne tristemente come il "pavero" di una candela in fin di vita. Fabio "penola" Zane e Vito Redolfi Tezzat seguiranno da dietro la regata fino all'entrata in Canal Grande ed in quel tratto avran tempo per far progetti di rivincita a breve termine: le imminenti eliminatorie per partecipare a quella che è considerata la rivincita della Storica, la regata di Burano. Lo starter alza l'arma, la tensione è alle stelle, "sbang"!!! Partiti! Dieci, dodici minuti di cavata, duemila metri in apnea da far invidia ad Umberto Pelizzari, tutti alla ricerca di conquistare la Riva del Giglio, sinonimo di ottanta possibilità su cento di portare a casa la "rossa". La lotta sembra ancora una volta relegata a quei quattro assi che vicendevolmente si son scambiati la (S)cortesia di interrompere a quattro, la serie di vittorie consecutive ciascuno. Se il convoglio avesse raggiunto i cinque vagoni sarebbe stata per ognuno di loro, incoronazione a "Re del Remo": Igor e Rudy Vignotto, "veleno", da una parte, Ivo "el grinta"Redolfi Tezzat e Giampaolo "el gigante" D'Este dall'altra. Per far previsioni sulla vittoria dell'una o dell'altra coppia, ci vorrebbero strumenti da ingegneria genetica, impossibile. Diamo qualche dato particolare utile a chi vuol provare a cimentarsi. I campioni di Sant'Erasmo sono ritenuti dagli intenditori un po' piu' tecnici ed all'occorrenza molto esplosivi mentre coloro che rappresentano Murano e Burano, più astutii e possenti. I primi hanno dalla loro l'euforia dell'ultima vittoria in Canalazzo e la continuità di un'intera invernata di allenamenti, i secondi devono fare i conti con il minor tempo di preparazione (diedero l'addio alla voga dopo la scorsa Regata di Burano e relativo ripensamento a stagione ormai inoltrata) ma hanno dalla loro la grande motivazione psicologica di voler cancellare per sempre il beffardo naufragio patito nel 2009. Mi fermo qua, tanto sarebbero solo particolari che lasciano il tempo che trovano perchè ogni aggettivo pendente dall'una parte o dall'altra avrebbe un peso specifico veramente irrilevante. Una cosa è certa, trattasi di quattro grandi atleti che hanno avuto la sfortuna di nascere "troppo" contemporaneamente. Andrea "beautiful" Bertoldini e Martino Vianello, da anni son là, terzi e secondi e terzi ancora, attaccati, gli manca quel...di non so cosa per metter dietro tutti. Eppure la grande occasione l'hanno avuta nel 2007 quando i "Vignottini" ed "el grinta" e D'Este si toccarono perdendo posizioni a favore dei Pellestrinotti. Rimontati, arrivarono pari ed "al campo" in tre al traguardo per quella che è considerata la più bella storica di tutti i tempi ma a spuntarla non furono loro! La sorpresona potrebbe arrivare dalla coppia più pazza dell'anno! Gaetano Bregantin della Riviera del Brenta, causa scarsi risultati con Guglielmo Marzi (eppure arrivarono terzi lo scorso anno), si molla con quest'ultimo e, vestiti i panni da diavolo tentatore, usa la forca al posto dello "zampirone" e riesce a catturare uno di quei "muzati" da far paura. Facendo leva sulla non dimenticata grande passione per il remo del campione ormai ritiratosi dall'agonismo d'elite, Luca Quintavalle, promettendogli: "soeo questa e pò basta, tanto par no farme butar via na' invernada de alenamenti par niente"...riesce a convincerlo e lo riporta sopra una poppa! Dieci piste di numero, mancano per 62 centesimi di secondo l'entrata in Canale in prima giornata ma non trovano ostacoli in seconda battuta. Colui che sfida l'inesorabilità del tempo che avanza contrastandolo con l'assiduo allenamento, con una condotta di vita irreprensibile, con la tecnica ed il mestiere, con la sapiente scelta del compagno che da un paio d'anni significa rinnovamento e gioventù, porta un nome altisonante: Franco "strigheta" Dei Rossi. Gondoliere del Traghetto del Giglio, ultimo erede di una grande dinastia di regatanti, figlio del mitico "gigio strigheta", dal 1978 sempre presente nella Real Regata: sono 33, dicesi trentatre partecipazioni! A condividere la gioia per questo traguardo, il Caterpillar della voga alla veneta, colui che parte ed arriva con quella, ed è tanta. Luca Ballarin, l'orgoglio di Pellestrina tutta, l'omone buono che se riesce a regalare al suo incedere martellante quel pizzico di sprint in più quando serve, sarà capace di diventare il "provino" più corteggiato della piazza. Loris Tagliapietra e Maurizio "sustin" Rossi avranno il compito, come minimo, di continuare la gratificante striscia di prestazioni performata fino a questo momento. I buranelli potranno contare su un piccolo aiutino di natura psicologica derivante dall'ingiustizia subita durante la Regata di Pellestrina, fatto che secondo noi gli è costato un più che probabilissimo secondo posto. La memoria sarà capace di trasfomarsi in rabbia agonistica anche in un atleta fondamentalmente buono e mite come il figlio di un'altro mitico: "bepi suste". Dovranno alzare i ponti levatoi per difendere la loro passata bandiera blu anche il possente atleta di terraferma Tiberio Sabbadin e l'altro portacolori del traghetto del Giglio Gianni "fiascheto" Valentini. E' una bella, pacifca, tranquilla e reddidizia intesa quella che lega i due da un paio d'anni. Ottimi i risultati finora ottenuti da loro e ciò, nonostante le difficoltà nel raggiungere il campo d'allenamento, vista la lontananza dei luoghi di residenza ed i defferenti turni di lavoro. Si diverte un sacco quando gli dico che è un atleta nerboruto. "Ma cossa vol dir?", mi chiede. Lui è un talento di sicuro valore rubato all'atletica leggera dove emergeva negli ottocento metri piani, fisico asciutto, muscoli scolpiti, vivi: Roberto Angelin. Fece una capatina in Canalazzo anni fà con Bregantin ma è con Fabio Barzaghi che ha trovato il passo giusto per diventare un'immancabile agli appuntamenti piu' importanti. Gran futuro per loro, penso che nelle regate dove regna la bonaccia potranno dire la loro in quanto atleti molto leggeri. Il terzo dei Vignotto, Cristiano, assieme al suo inseparabile amico Fabrizio Cristante, farà di tutto per conquistare la poppa più ambita del lotto concorrenti, quella canarin dei più noti cugini. Non sarà una facile impresa, dovranno sgomitare parecchio perchè quel riccio sarà voluto da parecchi equipaggi perchè probabilmente sarà il rimorchio per il paradiso.
...voga e và, vecio,nostalgico gondolier, canta col cuor, tanto ti lo sà che no ti pol andar più via, perchè Venessia tua, n'altra volta...sarà bòna de farte inamorar...buona Regata Storica a tutti!
EQUIPAGGI IN GARA
ESTRAZIONE N. ACQUA ORE 17.30 – PARTENZA ORE 18.10 circa
1 - BIANCO
VIGNOTTO RUDI - VIGNOTTO IGOR
BERTOLDINI ANDREA - VIANELLO MARTINO
REDOLFI TEZZAT IVO - D'ESTE GIAMPAOLO
QUINTAVALLE LUCA - BREGANTIN GAETANO
VIGNOTTO CRISTIANO - CRISTANTE FABRIZIO
DEI ROSSI FRANCO - BALLARIN LUCA
TAGLIAPIETRA LORIS - ROSSI MAURIZIO
VALENTINI GIANNI - SABBADIN TIBERIO
FABIO ZANE - REDOLFI TEZZAT VITO
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