Regate, la Provincia non ha più i soldi
di Tullio CardonaMarcoledì 10 Marzo 2010,
«Bambole non c'è una lira». Parafrasando la celebra frase d'avanspettacolo, è quanto l'assessore provinciale Massimiliano Malaspina, con delega regionale alla voga, ha riferito ai vertici dell'associazione dei Regatanti, durante un incontro con il direttivo a Cà Corner. «Rispetto al bilancio Zoggia - ha detto Malaspina - viaggiamo a meno 5 milioni di euro. Dal momento che quanto elargito in passato dalla Provincia per le regate e per la Storica apparteneva ai fondi del presidente della Provincia, non credo che Francesca Zaccariotto possa quest'anno provvedere a sostenerle. Attendiamo dalla Regione 114mila ero, da impegnare in base ai progetti delle remiere e non per manifestazioni pubbliche». Delusi i regatanti: «I conti son conti - ha bofonchiato Benito Vignotto, presidente dell'associazione - comunque meglio l'onestà di questa amministrazione provinciale, rispetto a quelle aleatorie della precedente». Dunque in prossimità dell'avvio della stagione agonistica, aumentano i problemi dei regatanti: da un lato il Comune ha tagliato i fondi, dall'altro la Provincia non ne ha proprio e i vogatori rischiano di mettersi in gioco solo per puro onore, perché passati sono i tempi in cui i migliori regatanti potevano comprarsi la casa, grazie ai compensi pubblici per le regate. Forse la risposta di Malaspina taglia la testa al toro anche alla risoluzione di Ivo Redolfi Tezzat, indeciso se impugnare ancora il remo. «Cerco una motivazione - aveva detto Ivo - se tornerò alle gare sarà solo per i tanti amici. Non voglio guadagnarci ma neppure rimetterci in sacrifici, materiali e carburanti». Facile, a questo punto, che Superd'Este si ritrovi solo. Già si son fatti avanti, come suoi nuovi poppieri, Andrea Bertoldini e Vito Redolfi Tezzat, ma è anche possibile, se Ivo si ritirerà, che il "Gigante" scelga di disputare solo le regate a un remo.
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