di GIOVANNI CROFF
23 APRILE 2009
Possibile che debba arrabbiarmi sempre io!!!!!!!! IO che soffro di ipertensione.IO che quando faccio una regata alla valesana, se sono proprio bravo arrivo penultimo. IO che se partecipo alla vogalonga, quando arrivo in canale di Cannaregio é già passata anche la barca degli spazzini addetta alla pulizia delle acque (si proprio quella con la cesta davanti).Ma quando la mattina leggo il giornale ed apprendo che non ci sono i soldi per i premi delle regate, ecco allora mi sento proprio preso in giro: stiamo parlando di qualche mille euro.Ogni anno é sempre la stessa storia: non ci sono i soldi per il Redentore (in fondo si sa che é un imprevisto, la famosa peste risale solo al 1576); non ci sono i soldi per la Storica (anche per questa trattasi di imprevisto infatti, tralasciando le origini storiche raffigurate da Jacopo de’ Barbari già nei primi del ‘500 la versione moderna risale solo alla dominazione austriaca c.a. 1841).Allora se non ci sono soldi facciamo a meno dell’ufficio regate: é semplice, da oggi le regate ce le organizziamo noi, scusate mi sono fatto prendere dall’entusiasmo: le regate verranno organizzate dall’associazione regatanti. Forse si potrebbe osare di più: da domani il cantiere delle Terre Perse diventerà la sede del Coordinamento e così pensate a quanti risparmi si potranno ottenere: niente più straordinari del personale, niente più costosissime manutenzioni delle barche. Da oggi saranno le società remiere a provvedere alle stesse.Così finalmente i soldi pubblici potranno essere spesi per cose più importanti: ad esempio la settimana del decoro.Finalmente il mondo delle regate non sarà più inquinato a funzionari burocrati, da commissioni d’appello, da tribunali.Finalmente le gare saranno dirette da una giuria la cui indiscussa autorità non sarà garantita dalla politica e, nel caso di dispute propongo di introdurre nuovamente le sfide dirette.Sicuramente l’ambiente delle regate ne guadagnerebbe in serenità e finalmente, liberi dai vincoli della nostra sovietica amministrazione locale, sono certo si troverà qualcuno disposto anche a sponsorizzare i premi delle regate. Un appello a tutto il mondo della voga: non perdiamo questa occasione: può essere veramente una svolta per tutta la società civile, come spesso succede anticipata nel mondo dello sport
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