GONDOLINO TRAVOLTO, IN OSPEDALE CAMPIONE DELLA STORICA
«Abbiamo rischiato di perdere la vita, bastava un nulla e saremmo morti. Possiamo davvero dirci fortunati, anche se non abbiamo cominciato certo l'anno nel modo migliore».
Roberto Busetto, presidente dell'associazione regatanti, è ancora scosso, mentre in tarda serata aspetta all'ospedale civile il responso radiografico a cui è stato sottoposto il fratello Gianni. I due regatanti (già vincitori in coppia di un'edizione della Regata storica) vogavano ieri in allenamento sul gondolino della cooperativa Manin, lungo il tratto di laguna che da Sant'Erasmo conduce alle Vignole.
«Verso le 15.30 – continua Roberto – è comparsa una “topa” con motore da 60 cavalli. Viaggiava a tutta velocità. Ci ha visti solo all'ultimo momento ed ha cercato inutilmente di cambiare rotta, colpendoci in pieno e tranciando di netto la prua del gondolino. Siamo volati in acqua. A me è andata ancora bene, mentre mio fratello ha preso molte botte, poiché ricadendo ha colpito con il corpo i resti del gondolino».
L'imbarcazione investitrice era guidata da un giovane di Sant'Erasmo, appartenente ad una nota famiglia di costruttori di barche. Il giovane ha immediatamente prestato soccorso, conducendo, secondo la pressante richiesta di Roberto, il fratello Gianni all'ospedale.
Roberto, illeso, è invece rimasto in acqua, assistito poco dopo da una barca a vela che lo ha issato a bordo e portato alla remiera Castello, trainando quanto restava del gondolino.
Gianni Busetto è stato a lungo sottoposto agli accertamenti. Solo in tarda serata i medici hanno saputo quantifificare l’entità dei traumi riportati, anche se in un primo momento i sanitari hanno escluso fratture.
Tullio Cardona (Il Gazzettino)
Tratto da ''Il Gazzettino'' di Giovedì8 Gennaio 2009.
DOPO LA PAURA, I FRATELLI BUSETTO LANCIANO L'APPELLO: ''IN LAGUNA TROPPI RISCHI, BISOGNA ANDARE PIANO''
Dieci giorni di riposo è la prognosi per Gianni Busetto, il regatante investito da una “topa” assieme al fratello Roberto, mentre si allenavano in gondolino tra Sant'erasmo e le Vignole. L'incidente è avvenuto due giorni fa, alle 15.30.
La “topa”, guidata da un giovane di Sant'Erasmo, ha investito in pieno i due regatanti, spezzando di netto la prua del gondolino. «Ci siamo ritrovati in acqua, sbalzati dal forte colpo – ha raccontato Roberto Busetto, presidente dell'associazione Regatanti – la cosa più brutta sono stati gli attimi senza vederci, annaspare fra le onde non sapendo come stava l'altro, se era ferito o peggio».
Roberto è rimasto illeso, mentre Gianni, 48 anni ormeggiatore, ha picchiato con la parte sinistra del corpo sui resti del gondolino. Immediatamente soccorso e portato all'ospedale civile dallo stesso investitore, è stato sottoposto a numerosi accertamenti, che hanno escluso fratture.
I sanitari hanno riscontrato forti contusioni al mento, al bicipite e al fianco sinistro. «È stato un grande spavento per noi – prosegue Roberto – ma anche per il ragazzo che ci ha investiti. Lui è rimasto all'ospedale fino a quando mio fratello è stato dimesso, prodigandosi in ogni modo. Una brutta esperienza per tutti, che dimostra ancora una volta come in laguna si debba moderare la velocità e prestare molta attenzione».
Il gondolino appare completamente distrutto, non più recuperabile.
Il gondolino appare completamente distrutto, non più recuperabile.
Tullio Cardona (Il Gazzettino)
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