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E
che qualcuno non voglia ancora convincerci che le donne e tutto il
mondo sportivo femminile, sia considerato ancora il sesso debole!
Dovevate esserci stamattina sopra la barena dietro Sacca Fisola, zona
deputata ad ospitare la cavata della diciassettesima regata delle donne.
Pareva di essere a Castel Miramare a Trieste durante la "Barcolana",
classica mega regata di flotta a vela. Raffiche di bora impressionanti, dall'inconfondibile sapore "giulian", hanno costretto la giuria (gli arbitri di gara comunali Lino Farnea e Giovanni Zennaro) ad un super lavoro nel tentativo di tenere allineate le partecipanti alla regata.
Ci sono voluti una quarantina di minuti per poter dare il via con un
allineamento abbastanza accettabile: in parte colpa del meteo ma in grande percentuale colpa dell'indisciplina
caratteristica di chi non vede l'ora di partire, di chi ha le fibre
muscolari "col tremasso", di chi è impaziente di dimostrare che questa è
la volta buona per vincere o conquistare una bandiera. Ed una volta
partite vento alle "provine": angeli, arcangeli e serafini in coro hanno intonato per loro
il Cantico delle creature! Ma quanto hanno sofferto tutte per superare i
marosi da folate che gli si paravano davanti? Quanto fatica hanno fatto
per cercare di scivolar via dal risucchio provocato dalla bassa marea? Le caorline sembravano dotate di reti a strascico a poppa, di "casse da canestrei". Serviva leggerezza, serviva una vogata atta a sfruttare l'abbrivio più che la forza bruta, serviva star basse e buttare all'unisono la testa dentro il vento, serviva una carena degna della miglior super bike! E chi ha sfruttato al meglio le prove in galleria del vento, sono state ancora delle giovanissime: Sara nazzari e Marta Bortolotto da Mestre, Angelica Villegas Alban da Sant'Erasmo, Giada Tagliapietra, Sara Busetto e Francesca Costantini da Burano. Con acqua tre sotto i piloni hanno subito tentato di guadagnare il centro canale per sfruttare al meglio la marea ingaggiando immediatamente una sfida con il rosa delle Zennaro ed il verde di Debora Scarpa rispettivamente in seconda e quarta corsia. Molla presto il rosa mentre Elena Almansi & C. desistono solamente all'uscita della barena. Dall'altra parte, sopravento, ci sono state molte più scintille tra il celeste capitanato dalla Scaramuzza, il rosso-blu di Jesolo con la Amadi a batter colpi, il bianco governato dalla regina del remo Luisella Schiavon, il canarin dell'equipaggio più giovane con la "storica" Erika Zane. All'entrata del canale navigabile il viola mette l'asta avanti a tutte, poi il celeste, il verde, Jesolo, il bianco ed il canarin. Il trenino con sei vagoni prosegue la sua faticosa marcia per tutto il canale che costeggia il lato sud della Giudecca senza che il vento dimostri affaticamenti. Vari attacchi ed un veniale impasso mettono di volta in volta in discussione le posizioni dietro il viola che progressivamente riesce anche ad allungare il distacco. All'altezza della Guardia di Finanza a San Giorgio, il celeste, saldamente in seconda posizione, si rende protagonista di una manovra maldestra, un'errore unico in una gara esemplare, un probabile appannamento che ha portato ad un errore di valutazione e di conseguenza all'autogol che le ha mandate a sbattere con i remi addosso le "bricole". Ne approfittano subito le verdi che fanno un sol boccone delle malcapitate. E qui entra in gioco il fattore psicologico che si arma di mazza da 15 chili e si accanisce sulle viscere di Laura T., Silvia, Anna Mao, Marta, Laura B. e Veronica. Le sei sprofondano in una irrefrenabile crisi mentale che di conseguenza si trasforma in una caduta fisica verticale che non gli permetterà di mettersi al riparo dagli attacchi della Schiavon col bianco, alla fine terze e della caorlina di Jesolo che conquistano una blu che sembrava ormai utopia. Come sempre da sottolineare il valore degli equipaggi senior di Cannaregio e Settemari: immancabili, sportivissimi, stoici e presenti nonostante la consapevolezza del divario fisico-tecnico che non permette loro di sognare in grande, di sognare allori, di sognare "stracci" di vario colore. Ma dalla loro la grande soddisfazione di esserci, di finire la loro prova, di poter testimoniare assieme alle altre, l'importanza di commemorare i valori della giornata della donna più che la festa della stessa. Nella pancia della regata fanno il loro compitino senza infamia le ragazze della Giudecca con Calzavara-Montin e le giovanissime buranelle di cui sopra. Qualcosina in più ci si aspettava dall'esperto equipaggio rosa e specialmente, almeno personalmente, dal rosso di Gabriella Lazzari e la rivelazione 2014, "le ElisE" che non vanno oltre l'undicesima piazza. Da sottolineare il bel sorpasso a conquistare la nona posizione, messo in atto proprio all'arrivo davanti a un migliaio di spettatori, da parte delle non espertissime mestrine capitanate da Luigina Davanzo ai danni di chi d'esperienza in barca ne aveva da vendere: Vally Zanella e le sorelle Favaretto le facevo degne di un miglior piazzamento. A terra le premiazioni davanti alle varie autorità cittadine col prefetto di Venezia, dottor Domenico Cuttaia, in testa, le presidentissime di Canottieri Bucintoro e Canottieri Giudecca, società organizzatrici dell'evento, Lucia Diglio e Giovanna Della Toffola ed i rappresentanti di numerose società sportive, dell'associazionismo e del volontariato veneziano. Morale della favola? L'invito da parte mia a fare un grande applauso a tutte le atlete che oggi hanno dovuto sputare fiele per concludere quella che più di una regata si è dimostrata essere una prova contro l'impossibile!
LA FOTOCLASSIFICA
FOTO DI KEVIN LUCICH
3 - VIOLA
SARA NAZZARI - MARTA BORTOLOTTO - FRANCESCA COSTANTINI
6 - VERDE
ELENA ALMANSI - MAGGIE BRAIL - MARZIA BONINI
1 - BIANCO
LUISELLA MARZI - ALESSANDRA ZOPPI - JANE CAPORAL
10 - JESOLO
MARIA MEMO - PAOLA SIGNORETTO - MARIALUISA AMADI
4 - CELESTE
ANNA MAO - SILVIA SCARAMUZZA - VERONICA VERONESE
11 - GIUDECCA
CRISTINA MONTIN - DIANA FERRARA - FRANCESCA CALZAVARA
2 - CANARIN
MAGDA TAGLIAIETRA - NICOLE ZANE - ERIKA ZANE
SILVIA BON - MATILDE TAGLIAPIETRA - SARA MAURIZIO
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8 - ROSA
SABRINA SOLENI - ROMINA SOLENI - GIOVANNA ZENNARO
13 - MESTRE
LUIGINA DAVANZO - EMANUELA BARBIERO - LIVIA DELLA GIUSTA
THALITHA NICOLINI - CATERINA GRASSELLI - CHIARA GHIRARDO
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5 - ROSSO
THALITHA NICOLINI - CATERINA GRASSELLI - CHIARA GHIRARDO
5 - ROSSO
VALLY ZANELLA - NICOLETTA SQUARCINA - ELISA FILIPPI
GABRIELLA LAZZARI - ELISA BUSETTO - DEBORA MOLIN
ROSSANA NARDO - NAUSICAA CIMAROSTO - FRANCESCA PARUTTO
12 - CANNAREGIO
BRUNA BASANA - AMALIA CALZAVARA - ADELE SCALABRIN
14 - SETTEMARI
ANTONELLA MAINARDI - ELISA GOTTARDI -DANIELA CHECCHINI
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2 commenti:
Vorrei precisare delle cose...da prua avevamo Maria Luisa Amadi. E per quanto riguarda la gara abbiamo tenuto saldamente il 4 posto fino all' uscita dalla Finanza, dove lo abbiamo perso per poco e ripreso subito all' entrata in canal grande. Scusate ma con "sembrava un utopia " non ci sembrava una bella frase... Deborah Lonicci.
Ho visto bene la regata per poterla descrivere. Dopo che il bianco vi ha superate per l'impasso e visto il distacco, se io fossi stato sulla caorlina di Jesolo la blu me la sarei sognata e con questo credi non voglio offendere nessuno! E' vero della Amadi a prua, correggo.
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