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venerdì 14 gennaio 2011

FABIO "GIAPPONESE" ZANE ED ALESSANDRO "PASTAZUTA" DE POLI: C'ERAVAMO TANTO AMATI, OVVERO, IL RITORNO DI DUE GRANDI CAMPIONI !




Davide Bonapersona, 22 anni, laureato in economia e gestione delle arti e attività culturali con il vizio di mantenersi facendo il portiere d'albergo, appassionato di voga ed atleta agonista. Già l'anno scorso ci ha divertito nella sua dettagliata ed ironica presentazione delle coppie di serie b partecipanti al circuito comunale 2010. Quest'anno, convinti che il suo operato è stato degno di considerazione, e lavoro certosino, abbiamo voluto ricoinvolgerlo nella nostra opera di voler fornire quante più informazioni riguardanti il mondo del remo. Per questo aproffittiamo della sua sana e gratuita disponibilità e la mettiamo a disposizione di tutti voi visitatori delle nostre pagine!




FABIO ZANE E ALESSANDRO DE POLI
REGATA STORICA 2009 CLICCA SULLE IMMAGINI PER INGRANDIRE















Chiamatemi pure nostalgico, inguaribile romantico o piagnone, ma i grandi ritorni sono un qualcosa che mi emoziona da sempre. Stiamo parlando di un ritorno al passato (recente), di due campioni noti per la loro grande simpatia ma soprattutto per la loro indiscutibile capacità atletica e tecnica. Stiamo parlando dell’ormai leggendario Fabio Zane e del mitico Alessandro De Poli detto “Pastasuta”. Della serie “c’eravamo tanto amati” questi due regatanti nella stagione 2010 hanno deciso di intraprendere strade divergenti dopo un 2009 lievemente opaco : Zane si è accasato con il principesco (tecnicamente parlando) Vito Redolfi Tezzat mentre Pastasuta con l’altrettanto famoso ed abile, anche se ancora un po’ discontinuo nei risultati, Stefano Tagliapietra “Ciaceti”. Quale dei due regatanti aveva ragione a lasciare il proprio compagno convinto di poter puntare all’elitè assoluta della seria A di voga veneta? Semplicemente nessuno dei due!! In questa risposta sta tutta la bellezza e la complessità del nostro sport, ebbene sia Zane che De Poli hanno vissuto un 2010 in altalena: il primo ha conquistato un ottimo terzo posto alla regata de la Sensa per decidere poi di puntare dritto dritto alla storica dei gondolini portandosi a casa il classico pugno di mosche, ovvero un posto in ruolo in qualità di riserva, troppo poco per il pedigree della coppia formata con Redolfi. Il secondo, De Poli, dopo un buon inizio di stagione con un quarto posto alla regata de la Sensa ha dovuto “mangiare la polvere” nelle eliminatorie che contano recitando la parte del leone solo in occasione della Regata di Pellestrina portando a casa lo straccio verde; anche qui un po’ pochino dietro le forze messe in campo. Cosa è andato perduto? Non si può certo affermare che entrambi si fossero accasati con compagni improvvisati! A mio parere ad esser venuto a mancare è quella cosa indefinita e indefinibile che i grandi vecchi di questo nostro sport definisco l’assieme. La capacità di percepire ed immedesimarsi nel gesto tecnico del proprio proviere, il muoversi all’unisono per tenere la barca in assetto in qualsiasi condizione, lo studio maniacale dell’impostazione delle forcole dovute al peso e lo stile adottato infine la capacità di cogliere con anticipo la fatica del proprio compagno o i suoi momenti di forza straripante e regolare il gesto tecnico di conseguenza. L’assieme è l’x-factor, la ciliegina per guarnire una fragrante torta! Sono fermamente convinto che la coppia Zane-De poli possa riagguantare ,unendo le proprie forze, un ruolo di prestigio nella categoria regina, trattandosi di un perfetto insieme di esperienza e tecnica maggiormente appannaggio di Zane e una grande forza e ritmo di palata di De poli. Quindi bentornati ragazzi, per lasciarvi con un sorriso a termine di questo mio intervento rispolvero il vecchio detto: Chi lascia la strada vecchia per quella nuova sa quello che lascia ma non quello che trova!






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